Una giovane 25enne è finita in ospedale dopo aver mangiato sushi: i medici hanno fatto una terribile scoperta, ecco quale.
Dopo aver terminato la sua porzione di sashimi la ragazza ha iniziato ad accusare dolori alla gola: dopo aver accusato uno strano formicolio e tosse, i medici infatti hanno scoperto qualcosa di agghiacciante.
La spiacevole vicenda si è verificata a Tokio, ma si è diffusa in tutto il mondo per la gravità della vicenda: la porzione di sushi conteneva una sorpresa sconcertante.
Mangia sushi e finisce all’ospedale: la scoperta è sconcertante
Una donna di 25 anni a Tokyo è andata in ospedale lamentandosi di aver avuto mal di gola per cinque giorni dopo aver mangiato sashimi.
I medici hanno trovato un verme all’interno delle sue tonsille: gli esperti hanno identificato il parassita come Pseudoterranova azarasi, un tipo di nematode che può infettare gli esseri umani che consumano pesce oceanico crudo o poco cotto, inclusi sushi e sashimi.
Questi parassiti tipicamente infettano lo stomaco, ma c’è stato almeno un caso precedente di un paziente che ha tossito larve parassite da un’infezione.
La paziente ha riferito di soffrire di mal di gola e irritazione da cinque giorni, che sono iniziati dopo aver consumato “sashimi assortiti”, un piatto di pesce crudo.
Si è rapidamente ripresa dopo che il personale medico ha rimosso il verme con una pinzetta, secondo il caso di studio pubblicato l’8 luglio sull’American Journal of Tropical Medicine and Hygiene.
Pseudoterranova azarasi nel sushi: cosa può causare?
Mangiare pesce marino crudo o poco cotto può causare infezioni da diversi elminti.
I membri del complesso di specie Pseudoterranova decipiens sono i secondi nematodi più comuni trovati nell’uomo (i più comuni sono i nematodi del complesso Anisakis simplex).
Il complesso delle specie P. decipiens è costituito da almeno 5 specie (geneticamente ma non distinguibili morfologicamente): P. decipiens sensu stricto, P. azarasi, P. cattani, P. krabbei e P. bulbosa.
Nel nord del Giappone, l’infezione umana da Pseudoterranova spp. non è raro; alla metà degli anni ’90 erano stati segnalati ben 769 casi.
La pseudoterranovosi è stata riscontrata anche in Nord e Sud America e in Europa.
Tuttavia, le possibili differenze biologiche e geografiche delle specie del genere Pseudoterranova in relazione all’infezione umana rimangono sconosciute.