“Il rimbalzo del Pil nel terzo trimestre sarà maggiore del previsto”, è quanto affermato dal Ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, intervenuto al Forum Ambrosetti a Cernobbio.
“La previsione sarà pubblicata a fine settembre nella Nadef ma posso dirvi che la nostra stima di contrazione annuale del Pil è ben inferiore a quanto stimato da altri previsori e non sarà a due cifre”,
ha aggiunto il titolare del Dicastero dell’Economia.
Dopo aver visto il PIL cadere del 12,8% nel secondo trimestre dell’anno, il Ministro Gualtieri si aspetta che l’Italia riesca a riemergere dalla crisi scaturita dal coronavirus e dal lockdown con un ritmo superiore a quel che si poteva immaginare qualche tempo fa.
“Il rimbalzo del Pil nel terzo trimestre” sarà “maggiore del previsto”,
afferma infatti il Ministro dell’Economia, il quale ritiene che ci sia
“un ampio set di indicatori”
a giustificare questa fiducia.
In data 31 agosto l’ISTAT annunciò il crollo record del PIL ed il MEF aveva rimarcato come i dati sulle entrate facessero ben sperare in un “forte rimbalzo” del Pil nel terzo trimestre.
Gualtieri da Cernobbio: la caduta annuale del Pil non sarà a due cifre
Il titolare del MEF Gualtieri è tornato a spiegare che
“la caduta media annuale del Pil italiano” non “sarà a due cifre” grazie anche al forte rimbalzo del terzo trimestre.
“La stima esatta sarà pubblicata a fine settembre con la Nadef”
e bisognerà tenere conto delle incertezze del quarto trimestre dovute all’evoluzione dei contagi.
Gualtieri, crollo PIL e Recovery Fund
Il titolare del Dicastero dell’Economia e delle Finanze, in occasione del Forum di Cernobbio, ha assicurato che il Governo non attenderà la scadenza di aprile ma presenterà i progetti per il Recovery Fund già a gennaio.
Si punta a
“investimenti che dovranno avere una organicità per evitare che siano fra loro scollegati. […] L’ambizione è alta e l’impegno non è riportarci a quell’Italia di prima crisi che non era forte equa e sicura, ma l’impegno è ritrovarci a uscire dall’ emergenza in un paese migliore”.
Le principali aree di intervento citate da Gualtieri sono:
“la digitalizzazione, l’innovazione, le infrastrutture, la formazione, la salute, la ricerca e la decarbonizzazione”.