AGGIORNAMENTO DELLE 15:30
Mentre proseguono le indagini sulla morte di Willy Monteiro, il 21enne ucciso di botte lo scorso sabato notte, emergono le dichiarazioni choc dei familiari di uno degli aggressori:
“In fin dei conti cosa hanno fatto? Hanno solo ucciso un extracomunitario”
Intanto è atteso tra qualche ora l’interrogatorio di garanzia dei quattro giovani fermati per il brutale omicidio.
L’aggressione e il racconto dell’amico di Willy
Parla a fatica, non si capacita ancora di quanto successo al suo amico Willy, morto solo per tentare di difenderlo. È ancora terribilmente scosso Federico Zurma, il ragazzo che il 21enne ucciso di botte ha provato a salvare dalla violenza del branco, che ha raccontato:
“Si è messo tra me e loro. Mi stavano picchiando quando ho visto Willy. Ha cercato di mettere pace. Ma hanno iniziato a picchiarlo in quattro”
I quattro sono:
- Francesco Belleggia, coetaneo della vittima
- Mario Pincarelli, 22 anni
- i fratelli Gabriele Bianchi e Marco Bianchi, 24 e 26 anni
Su di loro pende l’accusa di omicidio preterintenzionale in concorso.
Al momento la Procura di Velletri esclude l’aggravante dell’odio razziale, ma gli accertamenti proseguono con la convocazione dei testimoni e le analisi delle immagini riprese dalle telecamere di sorveglianza nella zona dove si è consumata la brutale aggressione.
Le dichiarazioni choc dei familiari degli aggressori
A scuotere ancora di più la comunità di Colleferro, che si è stretta attorno alla famiglia del 21enne, sono però le dichiarazioni choc dei familiari degli aggressori.
“In fin dei conti cosa hanno fatto? Niente. Hanno solo ucciso un extracomunitario”
Sarebbe stata questa la reazione di alcuni dei familiari dei quattro giovani fermati per l’omicidio di Willy Monteiro.
Parole dure, che, se confermate, potrebbero gettare un’ombra ancora più pesante sulla sorte dei giovani. Come riferisce anche Libero, intanto, è atteso per questo pomeriggio l’interrogatorio di garanzia dei quattro arrestati.
Domani, invece, è previsto l’esame autoptico sul corpo del 21enne.
Nel registro degli indagati sarebbe stata iscritta anche una quinta persona, oltre ai fratelli Bianchi e agli altri due giovani.