Braccata e buttata a terra: arrestata dodicenne che non partecipava alla protesta contro la legge sulla sicurezza nazionale.
Le immagini dell’aggressione attuata dalla polizia nei confronti della ragazzina innocente appena fuori dalla cartoleria è sconcertante.
Inseguita e poi sbattuta a terra con forza dai poliziotti armati anche se non partecipava alle proteste tra le urla e la rivolta dei manifestanti.
Cina, ragazzina innocente arrestata durante proteste
Ieri era il primo giorno di manifestazione contro la legge sulla sicurezza nazionale cinese e una povera ragazzina di 12 anni è capitata al momento sbagliato nel posto sbagliato.
Le proteste in strada e le manifestazioni sono state causate anche dal rinvio delle elezioni del Consiglio Legislativo cioè il parlamento locale di Hong Kong.
Dovevano tenersi il 31 Luglio 2020 ma la governatrice Carrie Lam le ha posticipate di un anno a causa dell’emergenza Covid-19.
L’opposizione politica era già fortemente contrariata dalla nuova legge sulla sicurezza nazionale ordinata da Pechino lo scorso 30 giugno. Questo rinvio delle elezioni è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso.
La legge sulla sicurezza nazionale ha ridotto molto le manifestazioni e le proteste: quella appena avvenuta è stata la più partecipata dai cittadini da un punto di vista numerico da inizio luglio.
Durante la manifestazione in strada una ragazzina di 12 anni stava uscendo da una cartoleria quando dei poliziotti accecati dalla situazione l’hanno accerchiata.
Inseguita, braccata con violenza e battuta a terra a suon di calci e pugni senza un valido motivo: la giovane si era soltanto recata in cartoleria per acquistare materiale da disegno, non centrava nulla con i manifestanti.
La polizia cinese, si legge sul Corriere della Sera, si è difesa dichiarando:
Aveva un aria sospetta, è scappata subito
A suon di calci e pugni i poliziotti armati hanno arrestato la ragazza. L’hanno rilasciata solo dopo i dovuti accertamenti.
Tornata alla sua abitazione in ritardo, ferita con lividi ed escoriazioni in tutto il corpo ha suscitato sgomento e preoccupazione nei suoi genitori:
È tornata a casa con lividi e escoriazioni, terrorizzata
La famiglia ha confermato all’Apple Daily che sporgerà senza dubbio denuncia contro la polizia.
Durante l’aggressione i manifestanti si sono opposti urlando alla polizia di smetterla e hanno ripreso tutta la scena con il cellulare.
Manifestazioni contro la legge per la sicurezza nazionale
I manifestanti che hanno videoregistrato la scena raccapricciante dell’aggressione all’innocente dodicenne erano riversati in strada per manifestare.
Un manifestazione contro la legge per la sicurezza nazionale che riduce le manifestazioni e perciò definita completamente illegale.
La polizia di Hong Kong ha reagito arrestando con violenza 270 persone.
Le proteste hanno scaturito caos e confusione fino a tarda notte sia a Mong Kok che a Yau Ma Tei. La polizia ha utilizzato spray anti sommossa, cartucce urticanti e manganelli per disperdere la folla.
Gli scontri corpo a corpo e il lancio di oggetti non sono mancati.
La legge sulla sicurezza nazionale imposta da Pechino il 30 giugno 2020 è stata un buco nell’acqua: almeno 23 persone arrestate.
Tam Tak-Chi, attivista dell’opposizione, è stato arrestato per aver pronunciato delle parole insidiose. Portato via dagli agenti da casa sua.