Sui mercati finanziari si respira aria di ottimismo grazie al trend rialzista del Nasdaq.
Milano guadagna il 2,02% e segue la scia del mercato statunitense, premiando i titoli tecnologici (Stm +7%) e quelli legati alla corsa al vaccino (Diasorin +5,5%).
Ottime performance anche la borsa di Francoforte (+2,07%), Londra (+1,39%) e Parigi (+1,40%).
Il tanto atteso rimbalzo a Wall Street
Nasdaq chiude tre sedute negative (-10%) e recupera terreno (+ 2,5%) con i titoli tecnologici.
Anche il Dow Jones ha registrato un aumento di quasi due punti.
Lo spread tra i Btp italiani e il Bund tedesco scende a 148 punti base in attesa della riunione della BCE di domani.
Le azioni di Tesla Inc sono rimbalzate del 10,92% dopo aver subito il più grande calo percentuale nella sessione precedente, mentre Apple Inc, Microsoft Corp e Amazon.com Inc – le prime tre società pubbliche statunitensi per capitalizzazione di mercato – sono aumentate di almeno il 3% ciascuna.
I titoli tech Facebook Inc e Alphabet Inc, società madre di Google, hanno imboccato la strada del trend rialzista.
Il settore tecnologico S&P ha registrato il più grande guadagno percentuale di un giorno dal 29 aprile.
“È certamente un rimbalzo enorme e sorprendente”,
ha affermato Jack Ablin, chief investment officer presso Cresset Capital Management a Chicago.
“Da un lato sembra speculativo, ma dall’altro è quasi difensivo perché sappiamo che queste società sopravviveranno alla crisi pandemica”.
Wall Street: Nasdaq rimbalza dopo che i titoli tecnologici si sono stabilizzati
Gli analisti hanno anche affermato che la capacità del Nasdaq di mantenere la sua media mobile a 50 giorni, un livello di supporto tecnico, è stata fondamentale per invertire la direzione del mercato.
Il Dow Jones Industrial Average è salito di 439,58 punti, o dell’1,6%, per chiudere a 27.940,47, l’S & P 500 ha guadagnato 67,12 punti, o 2,01%, a 3.398,96 e il Nasdaq Composite ha aggiunto 293,87 punti, o 2,71%, a 11.141,56.
I guadagni percentuali hanno segnato la migliore performance per lo S & P dal 5 giugno, il Nasdaq dal 29 aprile e il Dow dal 14 luglio.
Le azioni statunitensi sono diventate suscettibili alla volatilità poiché la leadership di mercato si è ridotta durante l’anno pandemico.