A quanto emerso dalle testimonianze inedite di zia e nonna la madre di Evan aveva già mostrato aggressività in passato. I dettagli.
Ben tre ricoveri in poche settimane per il piccolo Evan, chi sapeva l’orrore che accadeva in quella casa e non ha fatto nulla?
La testimonianza inedita della zia: “Coltello al collo”
Sulla morte del povero Evan di appena 21 mesi avvenuta per trauma cranico conseguente ai maltrattamenti che subiva nella da casa di Rosolini, ancora molte sono le ombre.
Da quanto è emerso durante l’ultima trasmissione Chi l’ha Visto, la madre del bimbo, che si è dichiarata estranea alle violenze incolpando il convivente Salvatore Blanco, avrebbe già manifestato atteggiamenti violenti in passato.
La zia di Evan, sorella del padre biologico Stefano Lo Piccolo che si è trasferito a Genova ha raccontato di un episodio risalente a tempo prima di cui sono stati testimoni in molti.
Pare che Letizia Spatola di fronte a casa sua a Rosolini abbia aggredito Lo Piccolo, puntandogli un coltello al collo.
Il contendere sarebbe stato il desiderio del padre di vedere il figlio, e l’opposizione della donna.
Sempre la zia svela che il piccolo Evan non era in grado di parlare, di spiegare i suoi bisogni come il desiderio di bere o mangiare. Non riusciva nemmeno a dire per intera la parola “mamma”, e di certo non riusciva a dire “papà”.
Questo particolare risulta importante, dato che nella relazione dei servizi sociali era stato scritto che il bambino fosse sereno e chiamasse “papà” il patrigno.
La morte di Evan poteva essere evitata?
La trasmissione di Federica Sciarelli scava in profondità nel caso del piccolo Evan portando alla luce che il bimbo subiva da tempo maltrattamenti.
Per Evan si contano ben 3 ricoveri in poche settimane, a giugno, luglio ed agosto come raccontato dalla nonna stessa.
Secondo quanto confermato infatti il bimbo era giunto in ospedale con diverse fratture al femore, anca e ginocchio.
Tali fratture, se inizialmente non avevano allarmato i medici perché il racconto della madre pareva compatibile. La donna aveva riferito che il bimbo era caduto dalle scale.
In seguito, durante i successivi accessi in ospedale, il medico si era insospettito alla vista di ulteriori ematomi, tagli dietro le orecchie e lesioni varie sul piccolo corpicino.
Ed era scattata la segnalazione. Letizia Spatola era così stata indagata per maltrattamenti. Da quanto emerso in trasmissione, pare che la 23enne fosse già indagata anche per lo stesso motivo rispetto al primo figlio di 8 anni.
Ma allora chi sapeva e non è intervenuto? L’inviata di Rai3 si è recata negli uffici dei servizi sociali del territorio non riuscendo però ad ottenere udienza con gli assistenti sociali in servizio.
A quanto risulta, una relazione proprio dei servizi sociali risalente a poco prima della morte di Evan, aveva dato un quadro rassicurante della situazione.
Nonostante la presenza di più segnalazioni dunque compreso l’esposto fatto il 17 agosto dal padre di Evan, Stefano Lo Piccolo, il bimbo è morto in una maniera atroce.
I parenti chiedono verità è giustizia per questo piccolo: Evan si sarebbe potuto salvare se si fosse intervenuti prima?