E’ arrivata la firma del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al Decreto Semplificazioni ma unitamente ad una lettera di rilievi.
Ad accompagnare il Decreto Semplificazioni, Mattarella ha allegato una lettera ai presidenti di Camera e Senato.
Una lettera in allegato
Sergio Mattarella ha firmato il Decreto Semplificazioni allegandovi una lettera di diverse disposizioni, indirizzata ai presidenti di Senato e Camera, Fico e Casellati, unitamente al premier Conte.
Nella lettera, il presidente chiede che il Governo vigili affinché nel suddetto dl, non vengano aggiunte norme diverse rispetto al fine dei provvedimenti d’urgenza. Inoltre, il dl dovrebbe essere sempre coerente con quanto previsto dalla Costituzione.
Si tratta di un decreto legge che vuole facilitare gli investimenti e le nuove infrastrutture, cercando di semplificare le procedure, anche digitali. L’obiettivo è anche quello di fronteggiare eventuali ricadute economiche a causa della pandemia.
Il codice della strada
Nella lettera allegata da Mattarella, si fa riferimento alle disposizioni contenute nell’articolo 49 che si occupa della modifica di 15 articoli del Codice della Strada. Nella lettera si legge:
“che non risultano riconducibili alle predette finalità e non attengono a materia originariamente disciplinata dal provvedimento”.
Per Mattarella ci sono delle incongruenze e ricorda l’importanza dell’omogeneità del contenuto. Per il presidente, in base alla legge 400 del 1988, appunto, non si può aprire la legge di conversione a qualsiasi contenuto.
Il codice della strada ha dei riflessi immediati sulla quotidianità delle persone. La materia ha avuto l’approvazione di un solo emendamento. Quella che arriva dal presidente, dunque, è una critica pesante sia al Governo che ai presidenti delle Camere.