Il referendum sul taglio dei parlamentari divide gli esponenti della Lega. Giancarlo Giorgetti annuncia che voterà no.
Il voto sul referendum del taglio dei parlamentari sta creando non poca confusione all’interno della Lega dato che gli esponenti del partito sembrano molti divisi sull’argomento.
Giorgetti è convinto del proprio voto
Parlando del leader del partito, Matteo Salvini, anche se poco convinto, sembrerebbe essere a favore del Sì. Di tutt’altro avviso, invece, Giancarlo Giorgetti, uno degli esponenti di maggior influenza del Carroccio.
“Non so cosa voterete voi, ma posso dirvi come voterò io. Voterò No, convintamente”.
Queste le dichiarazioni in merito dell’ex sotto segretario della presidenza del Consiglio rilasciate durante un comizio a Vittuone e prontamente riportate da Fanpage.
Il no nell’ultimo periodo sta trovando nuovi sostenitori
Giorgetti però ci tiene anche a spiegare il perché della propria scelta sul voto al referendum. Secondo il membro della Lega, infatti, in assenza di altre riforme un taglio dei parlamentari perde di significato. Aggiungendo, inoltre, come il sistema maggioritario funzioni tutt’ora in Europa con ottimi risultati.
Inoltre, un altro rischio, secondo Giorgetti, è rappresentato da una crescita del potere decisionale delle segreterie di partito, cosa che diminuirebbe la volontà popolare. Un voto, quindi, quello del no, che sta trovando sempre più consensi persino in deputati e senatori di spicco.
“Deriva da evitare con forza, anche perché sarebbe un favore ad un governo in difficoltà, incapace di gestire il contraccolpo economico al sistema Italia”.
Con queste parole, infine, Giorgetti spiega come votare no al referendum sia un modo anche di bocciare il governo Conte, accusato di non essere all’altezza del ruolo che ricopre. Infine, il parlamentare accusa il premier di non essere stato in grado di reagire alla crisi economica post pandemia, la stessa che secondo Giorgetti, non farà che peggiorare nei prossimi mesi.