Il rientro sui banchi di scuola si avvicina ma con delle linee guida nuove. Ecco quelle stilate dal Miur, per far iniziare le lezioni in sicurezza.
In vista del rientro a scuola, il Ministero dell’Istruzione ha lavorato sodo per stilare delle linee guida chiare per studenti e genitori.
Quando suonerà la campanella?
Il rientro sui banchi di scuola, per la maggior parte degli studenti italiani, avverrà lunedì 14 settembre, con delle linee guida nuove. Alcune provincie hanno scelto di far rientrare i propri studenti in anticipo (es. Provincia autonoma di Bolzano) altre, invece, ne hanno posticipato il rientro (es. Campania il 24 settembre).
Sulla pagina del Ministero dell’Istruzione dedicata, si cerca di dare risposta alle domande più gettonate delle ultime settimane. Inoltre, si può anche consultare il protocollo stilato per il rientro in sicurezza.
Le linee guida
Sarà obbligatorio indossare la mascherina, ma non quando si sta seduti al proprio banco, soltanto quando ci si alzerà oppure quando non si potrà mantenere la distanza di sicurezza. L’obbligo decade, secondo il Cts per i bambini piccoli che frequentano il nido e l’infanzia (età inferiore ai sei anni) ma anche per gli studenti con disabilità.
La tipologia di mascherina da utilizzare sarà quella monouso chirurgica. Non sono ammesse le mascherine in stoffa perché non sicure come le prime. Sarà proprio il Governo a dover rifornire gli Istituti scolastici di mascherine. Per il momento, ne sono state stanziate 11 milioni che arriveranno giornalmente.
La temperatura dovrà essere misurata dai genitori, prima di andare a scuola, ogni mattina. Se lo studente ha una temperatura superiore a 37,5 dovrà rimanere a casa e, dovrà farlo, anche se presenta sintomi influenzali.
Se i sintomi o la febbre dovessero comparire in classe, l’alunno verrà isolato in un’area creata apposta dell’istituto, insieme ad un adulto munito di dispositivi di protezione. Dopo l’isolamento, verranno avvisati i genitori che dovranno andare a prendere il ragazzo. Il medico di base, contattato dai genitori, dovrà decidere se sottoporlo o meno al tampone. Se il tampone darà risultato positivo, tutta la classe, compresi gli insegnanti, potrebbero essere messi in quarantena.
Il ritorno a scuola potrà avvenire soltanto se i sintomi non saranno più presenti. Inoltre, prima del rientro, a distanza di un giorno di distanza, l’alunno dovrà essere sottoposto a due tamponi che dovranno risultare entrambi negativi. In caso contrario, l’isolamento continuerà.
A gestire la situazione positivi e sicurezza, ogni scuola nominerà un referente scolastico COVID-19. Sarà costui a fornire al Dipartimento di prevenzione della Asl, gli elenchi di contact tracing.
Ogni scuola, prima del rientro degli studenti, dovrà inserire dei percorsi segnaletici che abbiano l’obbiettivo di limitare gli assembramenti. Sarà compito dell’istituto decidere se fare entrare gli studenti a scaglioni.
Le lezioni possono durare anche meno di un’ora ognuna ma soltanto se ciò può rendere più agevole l’organizzazione didattica. Non si entrerà in classe alle sette del mattino come qualche notizia bufala aveva riportato.
Per quanto riguarda i tanto discussi banchi, saranno monoposto al fine di favorire la distanza di sicurezza. Ne sono stati acquistati di nuovi per sostituire quelli obsoleti e aumentarne la quantità. Ogni istituto non è obbligato a comprarne per forza di nuovi.
La pulizia sarà un punto chiave. Il Miur precisa che tutti i giorni devono essere effettuate le pulizie previste dal rapporto ISS COVID-19, n. 19/2020. Il detergente dovrà essere ad azione virucida. I locali dovranno essere areati, in particolare, con finestre aperte sempre in bagno (se possibile). Anche gli oggetti devono essere detersi.
Per i più piccoli
I bambini piccoli potranno essere accompagnati in classe da un solo genitore o tutore. L’eventuale inserimento sarà realizzato in spazi esterni, in modo che anche gli adulti, possano rispettare il distanziamento. Se dovesse svolgersi al chiuso, gli ambienti devono essere sanificati ed areati.
Non possono essere portati giocattoli da casa. Se la mensa non è adatta i pasti potrebbero essere consumati in aula.