Una famiglia proveniente dalla Sardegna, si è vista negare la possibilità di visitare il Bioparco di Roma. E’ accaduto alla fine del mese di agosto.
Il motivo è che il Bioparco faceva compilare un’autocertificazione in cui gli ospiti dovevano dichiarare che, nei 14 giorni precedenti la visita, non erano stati in Croazia, Grecia, Malta e Spagna o in Sardegna, secondo le norme anti contagio.
Visita negata a causa delle norme anti contagio
Il Bioparco di Roma ha vietato l’ingresso ad una famiglia proveniente dalla Sardegna. La situazione si è verificata perché la Sardegna era indicata come una delle regioni a più alto numero di contagi a fine agosto. Per questo, era stata inserita nella lista dei paesi in cui gli ospiti non si erano dovuti recare, nei 14 giorni precedenti la visita, secondo le norme anti contagio previste dallo zoo romano.
Prima dell’ingresso, infatti, agli ospiti è stato chiesto di compilare un’autocertificazione in cui avrebbero dovuto dichiarare di non essere stati in Croazia, Grecia, Malta, Spagna e Sardegna, 14 giorni prima della visita.
La vicenda si è verificata a fine agosto. I protagonisti sono stati una famiglia di Sanluri, che si erano recati in vacanza nella capitale. Agostina Mancosu ha raccontato la vicenda ai microfoni di TgCom24. Si era recata al parco insieme ai due figli e al compagno.
Non c’erano controlli rigorosi
La donna ha raccontato che, mentre erano in fila per acquistare i biglietti, si sono accorti per caso che provenissero dalla Sardegna a causa del loro accento molto marcato.
Quando la famiglia si è vista negare la possibilità di visitare il parco è rimasta parecchio interdetta. Il Bioparco, però, ha motivato l’interdizione, citando uno studio condotto a New York. In pratica, il coronavirus potrebbe passare dagli uomini agli animali. L’obiettivo delle loro norme così rigorose era, appunto, tutelare anche gli animali oltre che gli altri esseri umani.
Una volta rientrata a casa, però, la famiglia ha deciso di inoltrare una mail alla Regione Sardegna, per chiedere delucidazioni sull’accaduto. La Regione ha risposto promettendo che avrebbe indagato.
Anche Francesco Petretti ha risposto alla mail della signora, rispondendo che si era attenuto alle disposizioni della Reigone Lazio, previste per quel periodo. Se dovesse tornare a Roma, l’intera famiglia potrà visitare il parco gratis.