I fratelli Bianchi, accusati dell’omicidio di Willy a Colleferro, potrebbero subire ritorsioni in carcere, attesa decisione per isolamento.
L’amministrazione carceraria deciderà nei prossimi giorni se proseguire l’isolamento per i fratelli Bianchi, in carcere per l’omicidio a Colleferro del 21enne Willy Monteiro Duarte.
I fratelli Bianchi rischiano ritorsioni in carcere?
Fa discutere la richiesta avanzata dai legali dei tre giovani di Artena in carcere con l’accusa di aver compiuto il terribile omicidio volontario del povero Willy a Colleferro.
I fratelli Gabriele e Marco Bianchi 26 e 24 anni e Mario Pincarelli 21avrebbero infatti evidenziato la loro paura di subire ritorsioni in carcere da parte degli altri detenuti.
La vicenda di Willy Monteiro Duarte, cuoco 21enne amato da tutti che è crollato sotto i furiosi colpi di quattro ragazzi poco più grandi di lui, ha colpito tutti.
Hanno trafitto il cuore le parole della mamma di Willy, che non si da pace per aver perso quel figlio buono e gentile con tutti.
Un delitto avvenuto solo per il gusto di uccidere, come ha confermato l’autopsia.
Il rischio di ritorsioni da parte degli altri detenuti è dunque molto reale:
“L’uccisione di Willy ha impressionato tanti italiani, compresi coloro che sono detenuti. Serve attenzione”
Ha commentato il Garante dei detenuti del Lazio come riporta anche Leggo.
Per Stefano Anastasia i fratelli Bianchi e Pincarelli, potrebbero essere
“Oggetto di attenzioni sgradite all’interno del carcere”
Attualmente i tre si trovano in carcere in isolamento Covid. La misura potrebbe essere prolungata oltre che per motivi di sicurezza anche per evitare l’inquinamento delle prove fino al termine delle indagini.
Mentre si cerca un quinto coinvolto, il quarto del gruppo di “picchiatori” Francesco Belleggia ha ottenuto i domiciliari per aver dato una versione compatibile con le testimonianze.
Palloncini e maglie bianche ai funerali di Willy, ucciso a Colleferro dal branco di picchiatori
Si è tenuto ieri il funerale del giovane di origine capoverdiana la cui famiglia vive a Colleferro da moltissimi anni e si è perfettamente inserita nell’ambiente sociale e lavorativo.
Willy era amato da tutti come la mamma, il papà e la sorella Milena, ed è stato ricordato non solo da amici e parenti ma dalle istituzioni.
Centinaia di persone in maglietta bianca hanno atteso l’ultimo salito al giovane morto per difendere l’amico.
Il Premier Conte ha tenuto un lungo ed accorato discorso:
“Ci aspettiamo condanne severe e certe… Dobbiamo guardarci in faccia e capire che ci sono alcune frange, alcune sacche sociali che coltivano la mitologia della violenza“
Il Premier ha concluso con un abbraccio alla famiglia.
Nicola Zingaretti Governatore del Lazio ha dichiarato che la Regione non lascerà sola la famiglia: pagherà le spese legali.
In attesa che la giustizia faccia il suo corso, il dolore per la morte di un ragazzo innocente resta enorme nel cuore di tutti.