Lo sciopero è stato proclamato dai sindacati di base e coinvolgerà insegnanti, personale Ata e tecnici di ogni scuola sino all’Università.
Non sembra trovare pace la scuola italiana, che dopo essere ripartita, solamente in alcune regioni, da appena 2 giorni si trova ad affrontare uno sciopero del personale.
Dopo lo stop dovuto alle elezioni ci potrebbe essere una nuova interruzione
Dopo i 6 mesi di stop forzato, comprese le vacanze estive, a causa del Coronavirus, sembra destinata a nuovi stop l’intera attività scolastica italiana. Non solo le votazioni del referendum e le regionali che si terranno il 20 ed il 21 settembre che impegneranno le aule.
Infatti, i sindacati di base hanno proclamato uno sciopero per i prossimi 24 e 25 settembre. La protesta, messa in piedi da Unicobas, Usb per il settore educativo da zero a sei anni, Cobas Sardegna e Cub scuola, sembra, infatti, andare a coinvolgere quasi tutti i membri dello staff scolastico. Nello specifico dovrebbe aderire allo sciopero: Docenti, Personale Ata, ausiliari, tecnici e amministrativi delle scuole e delle università.
Ad oggi è impossibile sapere quanti docenti aderiranno allo sciopero
A commentare i rumors sulla vicenda Antonello Giannelli, presidente dell’associazione nazionale dei dirigenti scolastici:
“Non si può sapere per tempo la portata dell’adesione allo sciopero, il preside non può infatti sapere prima quali e quanti docenti aderiranno alla protesta; ci sono rischi di nuove interruzioni”.
Inoltre, il prossimo 26 settembre si terrà la manifestazione del Comitato “Priorità alla scuola”.
Infine, passando ai motivi che hanno indotto il sindacato a scioperare: la richiesta di classi da massimo 15 alunni, un piano per la sicurezza scolastica pluriennale ed infine, l’assunzione di 240mila insegnanti. Come fa notare Giannelli, inoltre, a pagare le conseguenze di questo sciopero saranno i genitori in situazioni precarie costretti a recarsi a lavoro senza sapere come sistemare i propri figli.