Per il rientro in Università in presenza saranno privilegiate le matricole. In ogni caso, le aule saranno occupate al 50% delle capienza.
Le lezioni in presenza all’Università potranno essere seguite indossando la mascherina.
Si ricomincia lunedì 21 settembre
A confermare la ripartenza delle lezioni in presenza all’Università, è stato il ministro Gaetano Manfredi. Qualcuna ha già ripreso ma, la maggior parte, riaprirà agli studenti il prossimo lunedì.
Le regole stilate per la ripresa delle lezioni in presenza sono, per lo più, miste. Tra queste spicca l’occupazione delle aule a metà della loro capienza. Le lezioni in presenza vedranno l’affiancamento delle lezioni a distanza per gli studenti fuori sede, per quelli stranieri o per chi, a causa di svariati motivi, non potrà essere in aula.
Nella didattica in presenza saranno privilegiate le matricole, gli studenti che devono essere guidati con più attenzione. Ovviamente, per assistere alle lezioni, sarà obbligatorio indossare la mascherina. Riaperte anche aule studio e biblioteche.
Manfredi ci ha tenuto a sottolineare che non si è assistito ad una contrazione delle iscrizioni all’Università. Ciò è stato possibile grazie alle agevolazioni dello Stato, secondo cui, le tasse per molti si sono ridotte.
Anche gli esami saranno in presenza. Lo è stato sin da settembre. Nonostante questo, sono ancora tanti gli studenti che chiedono di poterli sostenere a distanza.
La sfiducia
Lucia Azzolina, ministro dell’Istruzione, nel frattempo, ha ricevuto una mozione di sfiducia da parte della Lega. Una mozione che è stata presentata al Senato e che riguarda, secondo il partito, una gestione disastrosa della scuola. La mozione è stata dettata anche da dal fatto che studenti, famiglie e personale sono stati in tensione prima dell’inizio delle lezioni, per le numerose chiacchiere fatte.
Stando a quanto sostenuto dalla Lega, il paese ha bisogno di una guida più chiara sul fronte scuola, soprattutto in un momento come questo.