E’ stato il primo figlio di Letizia Spatola ad accusare anche il padre di Evan di maltrattamenti, lui nega: “E’ una vendetta”.
Intanto la madre del piccolo Evan dal carcere dichiara di volere giustizia per il suo bimbo ucciso di botte dal suo compagno a Modica.
Anche il padre biologico di Evan indagato per maltrattamenti
A distanza di un mese dalla tragica morte del piccolo Evan, la vicenda presenta ancora numerosi punti oscuri.
Ad essere finiti in manette sono stati la madre 23enne Letizia Spatola ed il patrigno 32enne Salvatore Blanco che con il bimbo di 21 mesi condividevano l’appartamento di Rosolini.
Come è emerso dalle molte testimonianze, in quella casa da tempo il povero bimbo subiva violenze e maltrattamenti da parte del compagno della madre.
Lei stessa si è dichiarata “plagiata” ma dagli inquirenti è stata indagata assieme a Blanco per omicidio.
Ad inchiodarli, l’audio delle microspie ma anche le accuse del primo figlio di Letizia.
Il primogenito di Letizia, nato da una precedente relazione, avrebbe accusato anche Stefano Lo Piccolo papà di Evan.
Secondo il bimbo di 6 anni, Lo Piccolo sarebbe colpevole di maltrattamenti come riporta anche il settimanale Giallo.
Lo Piccolo che vive da un anno a Genova per lavoro aveva già denunciato la ex compagna per i lividi che aveva visto sul corpicino del figlio. Alla notizia delle accuse ora risponde:
“Non ho mai picchiato Evan, è una vendetta della mia ex”
Letizia Spatola dal carcere: ‘Non sono più plagiata’
Le immagini di Evan che trascinava la gambina a causa di una frattura hanno colpito tutti, così come gli audio delle microspie piazzate nell’appartamento.
Tutti segnali che se arrivati in tempo, se ascoltati e considerati con la giusta gravità avrebbero potuto salvare il piccolo Evan?
Paradossalmente ne è convinta anche la mamma, Letizia, che dal carcere con l’accusa di maltrattamenti su minore ed omicidio in concorso fa sapere tramite il suo avvocato di non sentirsi più plagiata da Salvatore Blanco.
Anzi, come riporta anche Leggo, la donna ora chiederebbe giustizia per il suo bimbo morto per un trauma cranico dopo interminabili mesi di sofferenze indicibili.