In arrivo la dichiarazione dei redditi precompilata per i professionisti con Partita IVA? Ecco cosa prevede il piano digitalizzazione del Fisco.
Entro il 2022 arriverà la dichiarazione dei redditi precompilata anche per tutte le Partite IVA: il piano di digitalizzazione del Fisco mira a introdurre lo strumento dell’assistente virtuale.
La finalità dell’assistente virtuale è quello di migliorare i rapporti tra le parti coinvolte (Fisco, contribuenti, professionisti), facendo in modo di potenziare i servizi telematici, velocizzare le procedure e dire definitivamente addio ai modelli cartacei.
Si mira, inoltre, a diminuire i tempi di attesa e ottimizzare tutta la procedura riguardante gli adempimenti tributari, al fine ultimo di migliorare la qualità dei servizi resi agli utenti/contribuenti.
Dichiarazione precompilata anche per le partite IVA entro il 2022: arriva l’assistente virtuale
In data 16 luglio il Ministero dell’Economia ha pubblicato l’Atto di indirizzo sulle politiche fiscali 2020-2022.
Si punta a migliorare il sistema informativo della fiscalità attraverso il consolidamento del presidio delle banche dati dell’Amministrazione finanziaria, in linea con le normative in tema di protezione dei dati personali e di protezione cibernetica e sicurezza informatica.
Inoltre, si punta a intensificare il coordinamento e la complementarietà tra le diverse componenti dell’Amministrazione finanziaria, favorendo la specializzazione ed evitando duplicazioni.
L’introduzione di un’assistente virtuale fiscale consentirebbe di mettere a disposizione i dati per la semplificazione degli adempimenti, anche quelli che riguardano gli atti di aggiornamento immobiliare.
L’assistente virtuale prevede un calendario delle scadenze fiscali, il cui scopo è quello di arrivare a una progressiva dematerializzazione dei modelli di dichiarazione.
Il progetto mira ad introdurre la dichiarazione dei redditi precompilata per tutti: non solo per dipendenti e pensionati, ma anche per i titolari di partita IVA.
Da quanto anticipato dallo stesso Direttore dell’Agenzia delle Entrate il passaggio al regime di cassa legato alle transazioni elettroniche potrebbe consentire al Fisco di precompilare i campi più importanti della dichiarazione, grazie ai dati disponibili nelle banche dati dell’Agenzia.