Imparare a leggere le etichette è fondamentale per poter iniziare a mangiare meglio. Vediamo insieme come fare.
Non sempre le confezioni dei cibi rispettano le loro promesse, ecco perché bisogna imparare a leggere le etichette.
Per una spesa consapevole
Leggere le etichette è fondamentale per far sì che la spesa alimentare sia consapevole. Acquistando meglio, possiamo essere in grado di mangiare meglio e quindi raggiungere un livello di benessere più alto.
Spesso, però, le confezioni lucide ed attraenti sugli scaffali, con tante affascinanti diciture, non sempre dicono la verità. Ecco perché è necessario imparare a leggere ciò che dicono le etichette.
Vediamo alcune tra le diciture che più ricerchiamo, per cercare di scoprire cosa effettivamente dicono.
Imparare a leggere
Senza grassi idrogenati
Questa dicitura sta a significare che il prodotto è privo di olii vegetali più consistenti e meno deperibili, ricavati attraverso un procedimento di lavorazione particolare. Si tratta di grassi dannosi per la salute perché alterati e in grado di innalzare il colesterolo cattivo nel sangue, abbassando quello buono.
Se sull’etichetta c’è scritto senza grassi idrogenati, però, non si ha la certezza che quel prodotto non lo contenga. I prodotti, infatti, potrebbero contenere comunque grassi vegetali economici, tra cui spicca l’olio di palma. Perciò, quando si scorrono le etichette, meglio scegliere quei prodotti fatti con olio extravergine o olio di semi di girasoli.
Senza zucchero
Ciò significa che nel prodotto, che sia un pacco di biscotti o un succo di frutta, non è stato aggiunto lo zucchero da tavola, ovvero il saccarosio. Leggendo l’etichetta, ci si potrebbe accorgere che ci sono elementi che innalzano lo stesso la glicemia. Si può trattare di: destrosio, maltitolo, sciroppo di glucosio, lattosio.
Per questo motivo, se leggiamo senza zucchero, si tratta di un’ambiguità. Bisogna fare attenzione al tipo di dolcificante presente nell’alimento che potrebbe essere anche di sintesi. In questo caso, si può trattare di aspartame o acesulfame che potrebbero far aumentare di peso e favorire la comparsa di tumori.
Perciò, è bene scegliere degli alimenti che contengano dolcificanti naturali tra cui, fruttosio, zucchero d’uva che fanno aumentare meno la glicemia.
Senza sale
Anche questa dicitura è piuttosto ingannevole. Di solito, tiene conto del fatto che il sale non è stato aggiunto ad alimenti che già ne contengono. Per esaltare il gusto, inoltre, nell’alimento potrebbero essere presenti esaltatori del gusto come il glutammato. Un abuso del glutammato può comportare diversi problemi neurologici, ma anche stanchezza, irritabilità e cefalea.
Integrale
Un alimento è davvero integrale se contiene l’80% della farina non raffinata. Purtroppo, però, il termine viene spesso abusato. Sugli scaffali si possono trovare spesso alimenti chiamati integrali realizzati con scarti della lavorazione del frumento, con crusche e quant’altro.