Molti scrutatori hanno rinunciato alla convocazione ai seggi elettorali ed è subito rischio seggi vuoti.
La paura principale è quella dei contagi, ecco perché molti scrutatori stanno rinunciando a lavorare ai seggi elettorali.
Fuga dai seggi
Molti scrutatori hanno deciso di disertare i seggi elettorali a causa della paura del contagio. Non c’è differenza tra Nord e Sud Italia: il fenomeno si è verificato in lungo e in largo nella Penisola. La giustifica è arrivata con il certificato medico e giustificazioni.
Scatta, perciò, la paura di numerose code ai seggi, oppure, in extremis, dei seggi vuoti.
La situazione regione per regione
A Milano ci sono state circa 100 persone rinunciatarie all’ultimo minuto. Per questo motivo, il Comune di Milano ha scelto di lanciare un appello sui social, affinché i cittadini possano mettersi a disposizione. Al momento, si è riusciti a costituire tutti i seggi.
In Puglia, 200 volontari sono pronti a sostituire i disertori, nominati fino ad oggi, dalla Corte d’Appello. In nessuna provincia sono mancate le rinunce. Nella città di Bari, il livello di rinunce ha sfiorato il 67%. In particolare, hanno rinunciato tutti i presidenti che avrebbero dovuto lavorare nei seggi degli Ospedali.
Il maggior numero di rinunce arriva dalla città di Imperia dove su 180 scrutatori, 114 hanno rinunciato. Molti di questi disertori sono stati sostituiti e Toti ha assicurato che i seggi saranno sicuri grazie alle continue sanificazioni. Inversione di tendenza a Napoli dove le rinunce sono state soltanto del 10% o poco meno.
A Potenza, una presidente si è insediata nel seggio ma ha poi ricevuto la comunicazione di essere positiva al coronavirus. La scuola coinvolta è quella di Busciolano, la media. Gli scrutatori saranno sostituiti e l’edificio verrà sanificato.