La condanna è arrivata nell’ambito del processo Ream. Sei mesi anche per l’assessore comunale al Bilancio, Sergio Rolando.
Per l’ex capo di Gabinetto, Paolo Giordana, una condanna ad 8 mesi. La Appendino si è autosospesa dal Movimento 5 Stelle.
Condannata a 6 mesi Chiara Appendino
Il sindaco di Torino, Chiara Appendino, è stata condannata a 6 mesi, nell’ambito del processo Ream, in primo grado.
Come riferisce anche Tgcom24, l’accusa per la prima cittadina è di falso ideologico. Cadute invece le due accuse di abuso in atti di ufficio e falso.
Al centro del processo c’è una intricata vicenda. Tutto è partito da un debito che il Comune di Torino aveva contratto nella legislatura di Fassino con la società Ream (Real Estate Asset Management).
Negli anni successivi si decise di affidare il progetto ad altri, quindi il comune avrebbe dovuto restituire i 5 milioni alla società, cosa mai accaduta, perché la Appendino, di comune accordo con il suo ex capo di gabinetto, Paolo Giordana, e l’assessore al Bilancio, Sergio Rolando, aveva posticipato di due anni il pagamento.
Secondo l’accusa qualcuno avrebbe fatto sparire quel debito con un artificio contabile.
Autosospesa dal Movimento
La Appendino ha quindi annunciato l’autosospensione dal Movimento:
“Porterò a termine il mio mandato da sindaco. Come previsto dal codice etico. Mi autosospenderò dal Movimento 5 stelle”.
Per la Appendino, i pm avevano chiesto una condanna ad un anno e due mesi. Sei mesi la condanna per l’ex assessore comunale al Bilancio, Sergio Ronaldo. Otto, invece, all’ex capo di Gabinetto, Paolo Giordana.
Il primo cittadino ci ha tenuto a chiarire di non aver mai tratto vantaggi personali da quanto accaduto, promettendo di ricorrere in appello per dimostrare la sua innocenza.
“Ricorrerò in appello, certa della mia innocenza e della mia assoluta buona fede”
ha scritto sulla sua pagina Facebook.
La sindaca ha quindi annunciato che porterà a termine il suo mandato politico alla guida del capoluogo piemontese.