Salvini ed il militare si resero protagonisti suonando al citofono di un presunto spacciatore a Bologna.
E’ stato emesso un provvedimento, proprio in questi giorni, al carabiniere che accompagnò Salvini a suonare al citofono di un presunto spacciatore lo scorso gennaio a Bologna.
Per l’uomo ci saranno da scontare 5 giorni di consegna semplice
Il sottufficiale, questo il grado del carabiniere, è accusato di aver rivestito un ruolo chiave nell’azione commessa dal leader della Lega Salvini. Per l’uomo, infatti, sono stati decisi 5 giorni di “consegna semplice” come sanzione.
L’accusa sarebbe quella di aver leso l’immagine dell’Arma
Il motivo di tale provvedimento, secondo quanto riportato da TgCom 24, sarebbe perché il carabiniere ha leso l’immagine dell’Arma rendendosi complice di Salvini. E’ stato proprio il sottufficiale, infatti, a fare da tramite tra la donna che accompagnò Salvini per il quartiere Pilastro e quest’ultimo.
Nello specifico la sanzione è stata imposta dato che le azioni del carabiniere violavano le norme del servizio e della disciplina e l’inosservanza dei doveri. Inoltre, sebbene il provvedimento non sia nulla che comporti conseguenze, quest’ultimo resterà una macchia nel foglio matricolare e nel curriculum del militare.
“La sanzione non è definitiva e a livello procedurale ci sono diverse anomalie e lacune, anche dal punto di vista del diritto di difesa”.
Queste le parole dell’avvocato del carabiniere il quale ha presentato ricorso gerarchico al comando interregionale. Il legale, infatti, Arcangela Spenillo, sostiene che ci sia stato un fraintendimento nelle indagini.
Dichiarando, inoltre, come fu la Lega a contattare il suo assistito chiedendo il numero della donna.
Infine, il sottufficiale è coinvolto persino in un’inchiesta per stalking ai danni di un avvocato e depistaggio effettuato ai danni di un collega in un concorso. Su quest’ultimo argomento la Cassazione ha da poco annullato la misura cautelare mentre si attende la data per l’udienza preliminare.