Tari aumenterà nel 2021? La tassa sui rifiuti raddoppierà?

Tra un bonus e un’agevolazione, si rischia un aumento dei prezzi per il prossimo anno inclusa la Tari. Aumenterà nel 2021? Il pericolo esiste e si fa sempre più concreto.

tari 2021

La tassa sui rifiuti potrebbe addirittura raddoppiare. Per quale motivo? Per via delle novità previste nel decreto legislativo 116/2020 sull’assimilazione dei rifiuti speciali a quelli urbani che, di fatto, cancella la tassa per le attività produttive.

Dal 2021, diminuendo i soggetti che pagano la tassa sui rifiuti, chi continua a versare la Tari dovrà compensare.

Risulterebbe, dunque, inevitabile il rincaro sulle utenze domestiche e per altre categorie.

A peggiorare la situazione è l’allarme lanciato dal presidente di Arera riguardo alla trasparenza della bolletta Tari.

Con le nuove regole stabilite dal DL 116/2020 per i contribuenti risulterà ancora più arduo controllare un eventuale illecito.

La Tari aumenterà nel 2021? Il rischio è concreto, ecco perché

Il DL 116/2020, da una parte, concretizza le norme europee sull’economia circolare, dall’altra, sconvolge la Tari.

Detassa le attività produttive azzerando per i Comuni la possibilità di predisporre l’assimilazione dei rifiuti speciali a quelli urbani. Liberalizza la gestione dei rifiuti assimilati e, di fatto, stravolge i regolamenti della tassa sui rifiuti.

Secondo il nuovo decreto legislativo, le utenze non domestiche possono raccogliere i propri rifiuti urbani autonomamente, al di fuori del servizio pubblico. Per poterlo fare, devono avere una certificazione che dimostri la capacità di recuperarli.

Il decreto mette in atto la nuova definizione di rifiuto urbano (che comprende anche gli indifferenziati e la raccolta indifferenziata). I rifiuti urbani sono stati elencati in un allegato che esclude le attività industriali dotate di capannoni per la produzione.

Queste attività non generano rifiuti urbani.

La riduzione dei soggetti paganti porterà inevitabilmente ad un aumento delle tariffe per le altre categorie, in primis le utenze domestiche. C’è chi parla di una Tari raddoppiata.

La questione della trasparenza della bolletta

Stefano Besseghini, presidente di Arera, ha già lanciato l’allarme riguardo alla mancata trasparenza delle bollette Tari.

E’ poco chiaro il metodo di calcolo dell’imposta. Se e quando vengono calcolati i rifiuti prodotti da famiglie e imprese, viene considerato il volume, non il peso.

Spesso, nella bolletta non vengono indicati i componenti per i quali si fa il versamento, per il contribuente risulta impossibile verificare eventuali illeciti.

Non intervenendo sui metodi di calcolo della tassa sui rifiuti, la situazione il prossimo anno potrebbe rivelarsi poco allegra per i contribuenti.

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