Scattiamo centinaia di foto ricordo ma quante di queste vengono stampate? Vediamo qualche modo efficace per organizzare gli album.
Le foto ricordo, oggi, vengono scattate principalmente con lo smartphone. Per questo i produttori puntano a migliorare sempre di più la resa delle fotocamere.
Uno scatto per ogni momento
Giorno per giorno, si scattano centinaia di foto ricordo. Una volta scattate, però, in pochi le riguardano. Sorge, così, il problema della loro archiviazione.
La Kingston Technology Europe ha condotto un sondaggio sul modo di scattare foto. Il 48% degli intervistati ha dichiarato di scattare molte più foto quando si trova in vacanza, con una media di 200 immagini in 24 ore. Cosa succede quando si torna in città? Il 47% degli intervistati ha dichiarato di non stampare le fotografie al rientro e, di non farlo, da anni. Soltanto il 29% degli intervistati ha dichiarato di stampare e mostrare le immagini.
Dunque, non sempre si trova il tempo e la voglia di organizzare i propri ricordi fotografici in un archivio organizzato. Il lockdown, però, ha consentito al 39% degli intervistati di poterlo fare. Durante la chiusura, infatti, il 62% degli intervistati ha dichiarato di aver almeno guardato i ricordi di momenti felici.
Riguardiamo davvero le foto che scattiamo?
Per quanto riguarda lo sfogliare i ricordi, in generale, il 44% degli intervistati ha dichiarato di farlo più di una volta al mese; una sola volta al mese, il 25%; una volta la settimana il 19%, il 12% tra gli intervistati più giovani, una volta al dì.
Il momento della giornata migliore per farlo, è alla sera, a letto, poco prima di dormire (28%). In alternativa, durante i viaggi per spostarsi (24%).
Anche se tutti manifestano la volontà di voler fotografare, soltanto il 9% degli intervistati è attrezzato con mezzi alternativi, qualora lo smartphone dovesse terminare lo spazio di archiviazione. Ad esempio, con nuove schede SD oppure ampi spazi Cloud dove trasferire le proprie immagini.