Lorenzo Crespi entra a gamba tesa in merito allo scandalo che ha travolto la Ares Film, nota società di produzione televisiva. Si schiera a favore di Adua Del Vesco e fa una rivelazione esplosiva.
Riflettori puntati su Lorenzo Crespi. L’attore siciliano ha speso parole in difesa di Adua Del Vesco, attuale concorrente del Grande Fratello Vip 5. Dopo che l’attrice ha fatto delle rivelazioni raccapriccianti sulla Ares Film, società di produzione che l’ha lanciata, il quarantanovenne messinese ha preso le sue parti.
Ma c’è di più. Stando alle dichiarazioni pubblicate sul suo profilo Twitter, Lorenzo Crespi sarebbe a conoscenza di sordidi dettagli inerenti la società di produzione finita al centro del nuovo scandalo mediatico.
Lorenzo Crespi spezza una lancia a favore di Adua Del Vesco
“La storia di Adua è una storia triste, orrenda, vera, che inizia verso la fine degli anni 80 inizio anni 90, coinvolge tutti, trent’anni di Mediaset, fiction, spettacoli, uomini potentissimi, politici. L’unica cosa che vi chiedo è gentilmente se iniziate ad indagare fate sì che questa ragazza quando esce dal Grande Fratello Vip venga messa subito sotto protezione, perché potrebbe essere in pericolo, questo ‘signor Lucifero’ ne ha fatte di tutti colori ma era coperto dalla solita famiglia… La sua produzione era una lavatrice”
Secondo il sito di gossip Dagospia, il “signor Lucifero” menzionato dall’attore potrebbe essere nientemeno che Alberto Tarallo, sceneggiatore della Ares Film e partner di Teodosio Losito, morto suicida a gennaio 2019.
Dall’alto del suo profilo social, Lorenzo Crespi ha continuato il suo intervento e ha lanciato una stoccata a quattro volti noti: Gabriel Garko, Eva Grimaldi, Pamela Prati e Valeria Marini. Secondo l’attore, questi personaggi sarebbero informati su ciò che nasconde la losca società di produzione:
“Se fossi un giudice vorrei chiedere una cosa alle creazioni di questo ‘Lucifero’.. Gabriel Garko, Eva Grimaldi, Pamela Prati, Valeria Marini e altri… Siete sicuri che voi su questa storia non sapete nulla? Il vostro silenzio da una vita è una vergogna”