L’attacco in strada di fronte gli uffici di Premières Lignes Television. La polizia ha fermato i sospetti attentatori.
Due le persone ferite, uno è in condizioni molto gravi.
Attacco a Parigi
Sono stati arrestati i due sospettati dell’attentato avvenuto questa mattina, poco dopo le 12, a Parigi, nella zona in cui fino al 2015 sorgeva la sede del giornale Charlie Hebdo.
Come riferisce anche La Repubblica, la polizia ha invitato gli abitarsi a tenersi lontani dalla zona di boulevard Lenoir. Sono almeno due le persone ferite. Dalle prime informazioni si tratterebbe di due impiegati, un uomo e una donna, della società di produzione Premières Lignes Television. La donna sarebbe in condizioni piuttosto gravi, ma nessuno dei due in pericolo di vita.
Intervention de police en cours secteur Richard Lenoir à #Paris11.
Évitez le secteur.— Préfecture de Police (@prefpolice) September 25, 2020
L’aggressione è avvenuta con un coltello ed un machete.
La Procura ha aperto un’inchiesta per tentato omicidio in relazione ad un’azione terroristica. L’attentato è avvenuto proprio nei giorni in cui è in corso il processo per l’attacco avvenuto il 7 gennaio 2015 a Charlie Hebdo. In quell’occasione, persero la vita 12 persone. Da allora, la sede del giornale è rimasta segreta.
I giornalisti di Premiére Ligne furono i primi a diffondere, dopo l’attentato del 2015, le immagini dei due killer, i fratelli Kouachi.
Rinvenuto un pacco sospetto
Stando al racconto di alcuni testimoni, un aggressore avrebbe colpito i due dipendenti della società, mentre fumavano in strada. Il primo sospettato è stato fermato dalla polizia intorno alle 13. Gli agenti hanno poi bloccato un secondo sospetto nei pressi della metro Richard Lenoir.
Uno dei due sarebbe di nazionalità indo-pachistana.
L’intero quartiere, in cui è avvenuta l’aggressione, è stato transennato. Vicino al luogo dell’attentato era stato rinvenuto un pacco sospetto ma è stato poi esaminato e si è constatato che non contenesse esplosivo.
Il primo ministro francese, Jean Castex, ha annunciato in diretta tv lo stop immediato alla visita nella Seine Saint-Denis, per recarsi alla cellula di crisi al ministero dell’Interno.