Non proprio una manifestazione pacifica contro il lockdown da coronavirus: a Londra ci sono stati numerosi scontri con la polizia.
Le persone contrarie al possibile lockdown per limitare i contagi da coronavirus, si sono riunite a Trafalgar Square, a Londra. La maggior parte di loro non ha rispettato le norme anti contagio.
Oltre 15 mila partecipanti
Una manifestazione contro il coronavirus ed il possibile lockdown a cui hanno partecipato a Londra oltre 15 mila persone. Tutte, o quasi, senza mascherina e senza rispettare il distanziamento sociale.
La manifestazione è stata tutt’altro che pacifica. Diversi contestatori, infatti, si sono scagliati contro le forze dell’ordine, lanciando bottiglie. Ha colpito la richiesta, da parte loro alle forze dell’ordine, di scegliere da che parte stare. Presenti anche diversi manifesti con slogan negazionisti.
Un agente della polizia è rimasto ferito. I poliziotti hanno dovuto utilizzare i manganelli e hanno ferito alcuni dimostranti. Hanno indossato le tenute anti sommossa e hanno chiesto che la piazza fosse sgombrata. Chi avrebbe disobbedito, sarebbe stato rimosso con la forza.
Regole non rispettate
Gli organizzatori si erano impegnati a rispettare le regole suggerite dalle forze dell’ordine ovvero: assembramenti non superiori a sei persone. Ma, nel corso della manifestazione, i partecipanti riuniti sotto lo slogan We do not Consent (non acconsentiamo) non le hanno rispettate.
Piers Corbyn e David Icke, due negazionisti, sono scesi anche loro in piazza e sono due tra i leader delle teorie cospirazioniste secondo cui, il coronavirus, sarebbe legato al diffondersi della rete 5G.
Intanto, il quadro che delineano gli esperti è preoccupante, con un numero di morti destinato ad aumentare se la situazione non verrà tenuta sotto controllo.