Il killer di Eleonora e Daniele è stato ripreso dalle telecamere e sono stati ritrovati dei biglietti con appunti inquietanti, cosa indicano?
Si stringe il cerchio sul giovane che ha commesso il terribile duplice omicidio di Lecce. Gli inquirenti sono al lavoro: ecco tutti gli indizi emersi.
L’omicidio di Eleonora e Daniele: i possibili moventi
I due fidanzati di Lecce non avevano nemici, nessuna ombra nel loro passato. Questo è quanto emerge da tutte le testimonianze rilasciate dopo il terribile duplice omicidio di lunedì 21 settembre.
Le vittime, i trentenni Daniele De Santis ed Eleonora Manta si amavano da cinque anni e non si erano mai lasciati né avevano mostrato problemi di gelosia o simili.
I due fidanzati hanno però perso la vita nel giorno in cui avrebbero iniziato una nuova vita insieme.
Eleonora e Daniele quella sera avevano preparato la pizza che avrebbero consumato nella loro nuova casa: era infatti la prima sera della loro convivenza.
Come emerso nella trasmissione Quarto Grado prima di cena Daniele avrebbe fatto una chiamata ad un amico, di nome Andrea il quale è stato interrogato alla luce del nome gridato durante l’aggressione da Eleonora risultando completamente estraneo alla vicenda.
Il killer era conosciuto dalla coppia e si è accanito con 50 coltellate su Eleonora, la metà riservata a Daniele. Ciò ha fatto pensare subito ad una pista passionale ed è su questa che si concentrano gli inquirenti.
Altra ipotesi potrebbe riguardare il mondo dell’arbitraggio dove operava Daniele. Anche questa pista non mostra particolari elementi sospetti per far pensare a risentimenti o gelosie tali da scatenare una tale violenza.
Il killer di Lecce e gli indizi lasciati: messa in scena o imprudenza?
Le indagini proseguono serrate e numerosi indizi stanno emergendo giorno dopo giorno.
Il killer secondo quanto testimoniato dai vicini di casa della coppia sarebbe un ragazzo alto circa 1.80 mt, vestito di nero con un giubbotto forse da motociclista ed una felpa nera con cappuccio calato in testa. In spalla aveva uno zainetto giallo.
Tale descrizione ha permesso di ritrovare il soggetto in un video di alcune telecamere di videosorveglianza come riportato anche nella trasmissione Quarto Grado, ma le immagini sono troppo sgranate per capire con certezza di chi si tratti.
Ad emergere un ulteriore particolare sconvolgente: nella fuga il killer avrebbe perso dei bigliettini insanguinati.
Su di essi appunti scritti a mano con dettagli circa il percorso da fare per non incappare nelle telecamere, l’arma del delitto, i guanti da usare ed altri particolari.
Ciò indica che il killer aveva premeditato tutto o che al contrario ha avuto mandato di uccidere da qualcun altro, forse geloso della felicità della coppia?
Gli inquirenti stanno vagliando ogni elemento e scandagliando nelle vite irreprensibili dei due ragazzi per capire in quale ambito sia maturato un simile efferato gesto.