E’ stata archiviata l’indagine a carico di Valentina Pitzalis per la morte dell’ex marito Manuel Piredda nel rogo appiccato per ucciderla.
Lo ha annunciato la stessa Valentina Pitzalis su Facebook, per lei si chiude un incubo iniziato nel 2011 con l’aggressione in cui è rimasta gravemente ustionata.
Indagine contro Valentina Pitzalis archiviata: il post commovente
Lo ha postato su Facebook qualche ora fa, con tutta la commozione che si può immaginare dopo tanta sofferenza.
Valentina Pitzalis ha così gridato la sua gioia per la fine di un incubo durato troppo a lungo.
L’indagine che l’aveva vista indagata per la morte dell’ex marito Manuel Piredda è stata definitivamente archiviata.
A proporre l’archiviazione era stato il pm Egidio Ganassi ed il gip di cagliari Maria Gariella Muscas ha accolto la richiesta confermando che la Pitzalis non sia responsabile della morte di Piredda nel rogo che ha avvolto l’appartamento di Bacus Abis.
La Pitzalis è dunque stata scagionata da ogni accusa di aver provocato la morte del 27enne Piredda che, al contrario, tentò di ucciderla dandole fuoco, ma restando ucciso lui stesso il 16 aprile 2011.
Sospetti e diffamazione per anni: la fine di un incubo
Valentina dal 2011 ha combattuto non solo contro le tremende ferite riportate nell’incendio appiccato da cui è uscita viva ma tragicamente ustionata.
Nel 2017 la famiglia di Manuel presentò un esposto in Procura in cui affermava che fosse stata la ex moglie ad ucciderlo come riporta anche Fanpage.
Dal 5 luglio 2017 dunque per Valentina si apre un ulteriore incubo perché viene indagata per incendio doloso e omicidio.
Accanto a lei il pool difensivo composto dagli avvocati Adriana Onorato e Cataldo Intrieri con il supporto della criminologa Roberta Bruzzone che hanno contrastato anche la massiva opera diffamatoria nei confronti di Valentina.
Di poche settimane fa è la notizia che la ex suocera Roberta Mamusa è stata condannata per diffamazione: aveva creato gruppi social in cui si insultava la ex nuora e la sua famiglia.
Ora per Valentina si è chiuso davvero un incubo lungo ben 9 anni.