Un genitore su tre conta di non vaccinare contro l’influenza i propri bambini quest’anno e, dal canto loro, i pediatri sono preoccupati.
Gli esperti raccomandano di vaccinare i propri figli contro l’influenza ma, a causa di diverse credenze errate, i genitori restano settici.
Un tema scottante
Vaccinare contro l’influenza può rivelarsi un tema particolarmente scottante tra i genitori. I pediatri di tutto il mondo, però, sono concordi circa l’importanza della vaccinazione, in un anno di pandemia. Un vaccino che dovrebbe essere somministrato a tutti i bambini al di sopra dei sei mesi, stando a quanto sostengono i pediatri americani.
Nonostante questa raccomandazione, stando ad un sondaggio realizzato in America, un genitore su tre ha dichiarato di non voler vaccinare il proprio bambino contro l’influenza. Una statistica che preoccupa i dottori.
Quest’anno di pandemia, infatti, i virus potenzialmente mortali in circolazione sono due. Potrebbero esserci due picchi: quello dell’influenza e quello del covid-19 nello stesso momento. Una situazione che potrebbe gettare nel panico tutti i sistemi sanitari. A confermarlo, Sarah Clark, ricercatrice del dipartimento di pediatria all’Università del Michigan.
Perché vaccinare
I genitori che hanno dichiarato di non voler procedere alla vaccinazione anti influenzale non vedono l’influenza come un potenziale pericolo. Intanto, i tempi per il raggiungimento di un vaccino anti-covid non sono certi.
Eppure, il vaccino anti influenzale potrebbe aiutare a stare più sereni durante l’autunno e l’inverno, proteggendo i più piccoli ma anche tutta la famiglia.
Molti di quelli che sceglieranno di non vaccinare, hanno condotto questa scelta sulla base, sicuramente, di disinformazione. La stessa Clark, come si legge su Motherly, ha affermato che non tutti conoscono gli effettivi rischi dell’influenza, come ad esempio, la contagiosità.