Nati dalla penna di Charles M. Schulz, i Peanuts nacquero il 2 ottobre del 1950. Le strisce furono pubblicate ogni giorno fino alla morte dell’autore, il 13 febbraio del 2000.
Fu il distributore a scegliere il nome noccioline, Peanuts in inglese e si è sempre detto che non piaceva a Schultz.
Buon compleanno
Ieri, 2 ottobre, i Peanuts hanno compiuto 70 anni. Nati nel 1950 dalla penna di Charles M. Schultz, esordirono come striscia e continuarono ad essere pubblicati ogni giorno, fino al 13 febbraio del 2000, giorno in cui il suo autore spirò.
La fama dei Peanuts è nota in tutto il mondo: tradotti in oltre 20 lingue, pubblicati su 2600 testate, hanno raggiunto negli anni oltre 355 milioni di lettori. Con l’avvento dei social e di internet, però, il calcolo diventa più difficile.
Chi erano i suoi personaggi
Il papà di Snoopy e Charlie Brown era una persona molto timida e riservata. Il nome del protagonista della striscia, Charlie Brown appunto, lo prese in prestito da un suo compagno di scuola superiore. Un bambino, Charlie, in cui mise tutto se stesso, e che era un perdente: non riusciva mai a raggiungere un successo.
La ragazzina dai capelli rossi, invece, era ispirata ad una donna che, nel 1950, decise di non accettare la proposta di matrimonio di Schutz. Un personaggio nominato di continuo ma mai raffigurato.
Il ruolo di ragazza insopportabile spetta a Lucy, che bullizza persino suo fratello. I suoi consigli taglienti vengono dispensati attraverso il suo sportello psichiatrico. Nonostante questo, la sua sicurezza va in frantumi quando incontra il ragazzino che non la ricambia.
Il matrimonio, per l’autore, arrivò nel 1951, quando sposò Joyce Halverson, unione nata fino al 1972, a qui seguirono altre nozze. Ebbe un figlio, oltre ai bambini dei suoi fumetti, di cui si considerava papà.
Tanti furono i riconoscimenti per i Peanuts, come l’Oscar dei fumetti. Le strisce disegnate da Schutz, fino alla sua morte, furono 17897, una al giorno, con fare metodico.