Chi è il conduttore di Quarto Grado: il giornalista Gianluigi Nuzzi. Curiosità: la storia della cicatrice che ha sul volto e la lotta contro il Coronavirus.
Come giornalista Gianluigi Nuzzi si è sempre distinto per professionalità bravura ma è come presentatore del programma Quarto Grado che maggiormente è diventato noto al pubblico.
Dettagli sulla vita del conduttore e altre curiosità: chi è Gianluigi Nuzzi.
Gianluigi Edoardo Nuzzi, vita e carriera
Gianluigi Nuzzi è nato nel giugno nel 1969 a Milano ed la sua carriera polivalente è tracciata da professionalità e spiccata bravura: giornalista, conduttore, autore televisivo e anche saggista.
È un uomo felicemente sposato, sua moglie si chiama Valentina Fontana e insieme hanno due splendidi figli: Giovanni, 10 anni, ed Edoardo, 13 anni. Quando non lavora Nuzzi ha confessato di essere ‘famiglia dipendente’: ama trascorre il tempo con moglie e figli, sono la sua grande passione.
Oggi è conosciuto dai telespettatori per essere il conduttore di Quarto Grado, il programma televisivo format Talkshow su cronaca e attualità in onda su Rete4 tutti i venerdì in prima serata. Al fianco di Gianluigi Nuzzi in Quarto Grado c’è la co-conduttrice Alessandra Viero.
https://www.instagram.com/p/CF4BxguBKg8/?utm_source=ig_web_copy_link
Il programma va in onda dal 2010 ma è sotto la conduzione di Nuzzi dal 2013. Mediamente quasi 1 milione e mezzo di telespettatori vede Quarto Grado ogni venerdì facendogli avere uno share che varia dall’8 all’11%.
Nuzzi è autore del famoso libro inchiesta Vaticano S.p.a: ha riscosso un gran successo nel 2019 quando fu pubblicato ed è stato tradotto in più di 12 lingue.
La sua lotta contro il Covid-19
Gianluigi Nuzzi è stato attivo nella lotta contro il Covid-19 fin dall’inizio della pandemia. Si legge su IlFattoQuotidiano.it che ha sempre dichiarato di porre la massima attenzione alle norme anti contagio per garantire a se stesso e anche a tutti i suoi cari la massima sicurezza.
Proprio una settimana fa sul suo account Instagram Nuzzi ha condiviso una fotografia che ha suscitato shock in molti follower: una radiografia che mostra l’immagine di polmoni di un paziente prima e dopo aver contratto il Coronavirus.
Nella didascalia del post il giornalista incita i follower a prendere tutte le precauzioni per proteggersi dal Covid-19 per evitare che a gennaio 2021 le morti siano raddoppiate:
Mettiamo la mascherina, laviamo la mano, evitiamo assembramenti, tuteliamo gli anziani.
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Nuzzi non ha mai contratto il Coronavirus e ha postato anche la fotografia dell’ultimo tampone eseguito il 6 ottobre 2020: Negativo al Covid-19.
https://www.instagram.com/p/CGDEKMgBDtI/
Prende sempre parte alla lotta contro i negazionisti sui social e si batte per mostrare al mondo quanto la pandemia sia reale, e non pura finzione, pubblicando sui suoi profili social fotografie degli effetti del Covid-19.
https://www.instagram.com/p/CE-GQI7B9kc/?utm_source=ig_web_copy_link
Curiosità: la storia della cicatrice
Gianluigi Nuzzi ha una cicatrice sul volto piuttosto evidente, l’uomo la porta con normalità ma ha confessato in molte interviste che non è stato un percorso facile.
Nuzzi ha raccontato, come si legge su GossipBlog, che nel 19998 è stato protagonista di un brutto incidente stradale. Si trovava in Grecia ed era estate: voleva raggiungere i suoi genitori in spiaggia ma non ci arrivò. Una jeep si scontrò con lui che era a bordo di uno scooter a noleggio, fecero un brutto frontale.
Seguirono operazioni e riabilitazione ma soprattutto una cattiva cicatrizzazione della ferita in volto: il segno rimarrà sul suo viso per il resto della sua vita.
Gianluigi non dimenticherà mai quel momento:
Lo schianto, tremendo. Il dolore, a tratti insopportabile. La paura, di non tornare quello di prima.
Non è stato facile per lui accettare la presenza, a vita, della cicatrice sul suo volto: si rese conto molto presto che non sarebbe mai più tornato quello di prima, ma dice di non aver alcun rimpianto.
Nuzzi ha dichiarato che incidenti così gravi, quasi mortali, sono un incipit che ti fortificano oppure ti finiscono di distruggere: nel suo caso l’incidente e la cicatrice lo hanno fortificato.
Anche se il volto è cambiato Nuzzi si racconta come un uovo più sicuro di sè, più espressivo e comunicativo di prima:
E io mi sento più forte, più maturo, più completo.