Sarà obbligatorio indossare le mascherine anche quando si fa attività motoria all’aria aperta: questa la disposizione anti coronavirus.
Oltre alle mascherine, il comune sardo di Buddusò frena il coronavirus vietando le feste private.
La circolare del Viminale
Le mascherine diventano obbligatorie anche per chi decide di fare attività fisica all’aria aperta, contro il contagio da coronavirus. Lo ha specificato il Viminale che ha rilasciato ieri una circolare. La stessa, firmata da Bruno Frattasi, contiene la nota al decreto legge approvato il 7 ottobre.
Nello specifico, come riporta Ansa, nella nota si legge che non dovranno obbligatoriamente usare la mascherina soltanto:
“coloro che abbiano in corso l’attività sportiva e non quella motoria, non esonerata, invece, dall’obbligo in questione”.
Quindi chi pratica jogging o footing è esentato dall’obbligo di indossare la mascherina. Il Ministero, dunque, per attività motoria intende la camminata non la corsa, anche se amatoriale perché si inscrive tra le attività sportive.
Si stringono i tempi sul nuovo Dpcm
Nella giornata di oggi, domenica 11 ottobre, il Comitato Tecnico Scientifico si è riunito. Domani, invece, il ministero degli affari Regionali si riunierà con Regioni ed Enti locali affinché si possano definire, nel più breve tempo possibile, le linee guida per il nuovo Dpcm.
Tra le indiscrezioni, potrebbero esserci il fermo allo sporti di contatto, tra cui il calcetto, ai riti religiosi ma anche alle feste in casa. Inoltre, il personale della Pubblica Amministrazione potrebbe essere invitato a lavorare, per il 70% da casa.
Nel frattempo, il comune sardo di Buddusò, in provincia di Sassari, ha assistito all’arrivo di alcune misure rigide emanate con un’ordinanza anti covid. Tra queste: feste o incontri in casa soltanto tra congiunti, accesso al cimitero soltanto in 30 per volta, obbligo di mascherina praticamente sempre tranne che a casa propria. A stabilire le restrizioni Giovanni Antonio Satta, sindaco del paese.