La morte Maria Chiara sembra avere nuovi spiragli e potrebbe non essere stato una omissione di soccorso bensì omicidio preterintenzionale.
Omicidio preterintenzionale per la morte Maria Chiara Previtali, allontanando quindi l’ipotesi dell’omissione di soccorso.
La terribile morte della Previtali
Un caso di cronaca che ha ancora moltissimi punti da chiarire e, come sappiamo, la ragazza è stata trovata morta all’interno dell’abitazione del fidanzato Francesco.
Il giovane ha dichiarato di aver regalato la droga alla ragazza, per festeggiare il diciottesimo compleanno. Hanno poi passato insieme tutta la notte e il giorno dopo ha chiamato immediatamente i soccorsi vedendola quasi inerme nel letto:
“Quando mi sono svegliato era bianca e ho cercato di svegliarla. lei non rispondeva”
Il ragazzo ha dichiarato – come da intervento a La Vita in Diretta – di aver chiamato i soccorsi ma di rimproverarsi nel non averlo fatto prima, guadagnando forse del tempo utile per salvarle la vita.
Una ricostruzione che non ha convinto i familiari della giovane ragazza e tanto meno gli investigatori che stanno indagando sul fatto. Gli stessi attendono i risultati dell’autopsia affidata al medico legale nella giornata di oggi per comprendere la causa della morte della ragazzina.
Verrà quindi svolto un esame tossicologico sempre nella giornata di oggi presso l’Ospedale di Perugia e poi si darà seguito all’autopsia, considerata dalla Procura un tassello fondamentale per avere tutti i pezzi del puzzle a disposizione.
Ipotesi omicidio preterintenzionale
Secondo quanto si evince su Ansa, questa morte potrebbe essere omicidio preterintenzionale e non omissione di soccorso come emerso sino ad oggi. La procura di Terni ha ipotizzato questo reato a carico del fidanzato della ragazza morta, come emerso dagli atti notificati che sono alla difesa del giovane.
Nello stesso atto si indica anche il reato di morte che è conseguente ad un altro delitto per ora a carico di ignoti.