Decisione netta dopo la riunione di ieri con la conferma della capienza massima all’80% sui mezzi pubblici in Italia.
La decisione sui mezzi pubblici è stata presa durante un incontro ai tavoli tra i ministeri. Ma le Regioni non concordano.
La capienza massima all’80%
Nella serata di ieri è stata presa la decisione al tavolo che è stato convocato dalla ministra dei Trasporti De Micheli insieme al Ministro del Lavoro e delle politiche sociali. La capienza massima che è ad oggi consentita in Italia, per fronteggiare la pandemia da Coronavirus resta dell’80%.
I Ministeri hanno evidenziato di essere a disposizione di Regioni e Province per aprire un altro tavolo al fine di poter fronteggiare tutte le situazioni più critiche che possono accadere in determinate città e/o paesi, ma non sono disposti a diminuire la capienza che è consentita sui vari mezzi.
Una decisione che non ha lasciato indifferenti e i Presidenti hanno mosso qualche critica, soprattutto pensando al caos del mattino e della sera tra studenti e lavoratori che si recano nei vari posti per poi dover tornare a casa: il tutto con la paura della pandemia.
Le associazioni del Trasporto pubblico – come evidenzia anche Repubblica – hanno presentato il report relativo al monitoraggio di questo ultimo periodo. Si evince che gli studenti che utilizzano i mezzi sia a livelli nettamente inferiori all’80% con una presenza media del 55,60%.
Le Regioni intanto chiedono di:
“attivarsi affinché venga potenziato lo scaglionamento degli orari di entrata e uscita da scuola”
Seguendo il modello della Lombardia, soprattutto per i ragazzi delle scuole superiori al fine di alleggerire il trasporto locale. Al tavolo del Minstero la questione è stata toccata e la decisione di potenziare gli scaglionamenti era all’ordine del giorno. Secono i Presidi non è possibile ottenere un altro scaglionamento senza andare ad impattare sulle lezioni scolastiche.