La morte stilista di Milano ora ha un punto fermo e sembra proprio che sia stato il fidanzato a strangolarla e non lei ad impiccarsi.
Focus sulla morte stilista di Milano con chiusura delle indagini che portano all’omicidio da parte di quello che era il suo fidanzato.
La morte di Carlotta Benusiglio
Carlotta Benusiglio stilista di Milano di 37 anni era stata trovata morta il 31 maggio di 4 anni fa, impiccata ad un albero all’interno di un parco. Nessuno ha mai pensato ad un suicidio, sia i familiari che gli inquirenti infatti hanno lottato per avere la verità di cosa potesse essere realmente accaduto.
La donna è stata trovata con una sciarpa legata al collo e i piedi che toccavano per terra. Una situazione controversa e un passato difficile, colmato però da tanti obiettivi e voglia di raggiungere il proprio successo professionale.
La chiusura delle indagini
Dopo 4 anni sono state chiuse le indagini per la morte di Carlotta e la Procura di Milano ha concluso che Marco Venturi – fidanzato della donna -:
“l’ha uccisa stingendole al collo una sciarpa oppure con il proprio braccio”
Per la Procura si tratta di omicidio volontario e il Pm Gallo attesta – secondo la ricostruzione – che l’uomo abbia agito per futili motivi con dolo d’impeto.
La ragazza era affetta dalla sindrome di Eagle, per questo motivo sarebbe deceduta immediatamente a causa dell’asfissia meccanica causata dallo strangolamento. Il fidanzato avrebbe poi simulato un suicidio, portando il suo cadavere al parco per impiccarlo con una sciarpa ad un albero di Piazza Napoli alle 3.40 di notte.
Venturi è stato accusato anche di stalking e lesioni tra il 2014 e il 2016. Secondo le indagini la donna sarebbe stata in passato picchiata, minacciata, colpita con schiaffi e calci per motivi di gelosia. Ora, dopo 4 anni, i familiari hanno avuto giustizia per una situazione triste accaduta alla loro Carlotta.