Insegnante 43enne condannata per maltrattamenti sui due figli minorenni del compagno. Emersi i terribili dettagli.
La donna si dichiara innocente e promette di ricorrere in appello.
Brescia, la ricostruzione dei presunti maltrattamenti
La vicenda, terribile perché ha coinvolto dei minori risale al 2013 ed arriva da Brescia.
Una donna, di professione insegnante, si sarebbe macchiata di maltrattamenti nei confronti dei figli del suo compagno.
I due, un maschietto ed una ragazza che all’epoca avevano 10 e 15 anni, avrebbero subito azioni terribili fino al 2015 a causa, si sospetta, della gelosia.
Il più piccolo avrebbe subito le azioni peggiori: la 43enne gli avrebbe addirittura immerso la testa dentro il water.
In un’altra occasione la donna avrebbe chiuso il bimbo dentro il bagagliaio dell’auto.
Nemmeno la ragazza adolescente veniva risparmiata poiché a quanto emerge sarebbe stata vittima di continui insulti, arrivando anche a ridurle in brandelli i vestiti.
A portare a lei gli inquirenti è stata proprio la sorella maggiore, stanca dei continui soprusi. Ora la donna è stata condannata.
L’insegnante è stata condannata, cosa rischia
Le forze dell’ordine sono intervenute a seguito della segnalazione giunta dalla 15enne che aveva notato una brutta ferita sul viso del fratellino piccolo.
Le indagini hanno portato all’insegnante 43enne che si è sempre dichiarata innocente.
Secondo la sua versione il rapporto con i due figli del compagno sarebbe stato ottimo, ma i giudici non le hanno creduto.
La donna è stata infatti condannata in primo grado a 2 anni e 5 mesi per maltrattamenti su minori.
Secondo i giudici del Tribunale di Brescia, la donna era gelosa del rapporto dei ragazzi con la loro madre naturale, con cui il compagno dell’insegnante aveva avuto anni prima.
La 43enne respinge ogni accusa ed ha già annunciato attraverso i suoi legali di avere intenzione di presentare ricorso in appello per dimostrare la sua innocenza, come riporta Fanpage.