Bambino di 2 anni muore strozzato con la corda della tenda in Cornovaglia

Un bambino si è stretto la corda della tenda attorno al collo per giocare in salotto. Era da solo nella stanza ed è morto strangolato.

bambino morto impiccato corda tenda

Il piccolo Cobie, 2 anni, è rimasto intrappolato nella corda della tenda mentre giocava in salone da solo: morto impiccato per mancanza di ossigeno al cervello.

Una tragedia che ha colpito una normale famiglia in Cornovaglia: ecco cosa è accaduto a Cobie.

Cobie, morto impiccato nella cordoncino della tenda

Una tragedia domestica ha colpito la famiglia Grimshaw in Cornovaglia, Regno Unito.

La mamma di Cobie, la 26enne Lauren Grimshaw, tornando in salotto dalla cucina ha trovato il figlio di due anni seduto sul divano tranquillo, troppo tranquillo: il piccolo stava esalando gli ultimi respiri.

Quel giorno la nonna di Cobie era andata a trovare sua figlia Lauren e il suo bellissimo nipotino: un bimbo solare buono e tranquillo. Proprio per il carattere mansueto del bambino le due donne si sono recate in cucina per preparare una tazza di tea pomeridiano.

Il bambino era da solo in salotto e dal divano è riuscito ad arrivare alla corda della tenda. L’ha presa fra le mani per giocare e involontariamente l’ha stretta intorno al suo collo.

Non volendo ha stretto così forte che non riusciva più a liberarsi ma nemmeno ad urlare: stava soffocando lentamente e in silenzio mentre la mamma e la nonna erano all’oscuro della tragedia che stava accadendo a pochi metri da loro.

Il bambino non è riuscito a urlare, a stento riusciva a respirare, e quando la madre è tornata in salotto ha visto il figlio tranquillo di spalle sul sofà.

Si è avvicinata e ha visto la scena raccapricciante: il piccolo respirava a malapena e il cordoncino della tenda lo stava strozzando a morte.

La donna in preda al panico lo ha subito liberato gridando e ha praticato la manovra di soccorso, la nonna ha chiamato immediatamente i soccorsi preoccupata.

Danni irreversibili al cervello

Nonostante le manovre di rianimazione praticate dalla mamma e dai soccorritori il piccolo Cobie giunto in ospedale è stato subito ricoverato in terapia intensiva d’urgenza.

Dopo tre giorni di sofferenza, per lui e per la famiglia, il bambino non ce l’ha fatto ed è deceduto in quel letto di ospedale.

I dottori hanno riferito alla madre che il danno cerebrale riportato da Cobie era troppo grave ed esteso a causa della mancanza di ossigeno prolungata:

il suo cervello si era gonfiato e mi hanno detto che probabilmente non ce l’avrebbe fatta.

Lo hanno tenuto attaccato ad un respiratore per 72 ore fino al 7 aprile 2020, quando il piccolo è deceduto.

I medici hanno dichiarato che Cobie è morto per arresto cardiaco provocato dallo strangolamento, la famiglia è distrtta dalla tragedia che li ha colpiti e non si perdonano quell’attimo di disattenzione che è costata dal vita al piccolo Cobie.

Si legge su Leggo.it che le autorità avevano avviato le indagini ma il caso stato definitivamente archiviato come incidente domestico.

Un’ altra tragedia che coinvolge un bambino, provocata da un incidente domestico, è accaduta in America: un bambino di 3 anni solo in una stanza trova una pistola e si spara alla testa per gioco, l’arma era carica.

Impostazioni privacy