Vito Crimi vorrebbe rendere l’app Immuni obbligatoria

Vito Crimi del Movimento 5 Stelle sarebbe intenzionato ad eliminare le attuali garanzie che non prevedono sanzioni per chi non scarica Immuni.

Crimi Immuni
Il politico starebbe lavorando per rendere Immuni obbligatoria.

Secondo il capo politico ad interim del Movimento 5 Stelle, Vito Crimi, l’applicazione Immuni andrebbe potenziata fino a renderla obbligatoria per l’accesso ad alcuni servizi.

L’obiettivo di Vito Crimi sarebbe quello di rendere Immuni obbligatorio

Una scelta che mira ad aiutare il personale sanitario a gestire le potenzialità della stessa applicazione.
Proprio per questo motivo, come dichiarato dallo stesso Crimi, sarebbe fondamentale che tutti i cittadini scarichino Immuni e che gli enti locali e le associazioni facciano una giusta pubblicità all’app.

Al momento non vi è alcuna sanzione per chi non scarica l’app

Non solo però, Crimi sarebbe intenzionato a cambiare persino le garanzie in vigore per chi non scarica Immuni. Come detto, infatti, al momento non avere Immuni non comporta nessuna conseguenza pregiudizievole ed ai “trasgressori” è assicurato un trattamento paritario.

“La situazione si sta aggravando, ma siamo ancora in tempo per prendere misure serie e mirate a ridurre la crescita esponenziale della curva dei contagi di questi ultimi giorni”.

Queste le parole di Crimi, il quale è convinto che con l’aiuto di tutti la situazione potrà risollevarsi. Prima di tutto per il politico sarebbe necessario rafforzare il settore scientifico, aumentando il numero di test effettuati, fornendo risultati tracciabili.

Non solo però, verrà aumentato anche il numero di test rapidi a disposizione, diversi dai tamponi, che consentiranno agli operatori un potenziamento aumentando i punti di rilievo.

“Occorre un tracciamento chiaro delle modalità con cui il virus si diffonde, e per farlo servono tanti dati e ben strutturati. Questo è essenziale per aver chiaro il quadro entro cui ci muoviamo e consentire interventi mirati”.

Inoltre, è giusto segnalare come i dati di Immuni resteranno registrati anche oltre il 31 dicembre, rendendo possibile esaminare nel 2021 i dati di maggio.

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