Consueto aggiornamento sulla situazione della pandemia da coronavirus, con i dati ufficiali diffusi dal Ministero della Salute.
Il bollettino di oggi 19 ottobre 2020 con gli aggiornamenti sulla situazione del Covid-19 in Italia.
Il bollettino del 19 ottobre 2020
Ecco dunque i dati ufficiali relativi alle ultime 24 ore. Il report indica i nuovi positivi, il numero di morti e di pazienti in terapia intensiva o guariti.
- Contagi: 9.338 mentre ieri erano 11.705
- Morti: 73 mentre ieri erano stati 69
- Pazienti ricoverati con sintomi: 7.676 contro i 7.131
- Pazienti in terapia intensiva: 797 mentre ieri erano 750
- Guariti: 1.498 mentre ieri erano 2.334.
- Tamponi: 98.862
La situazione risulta in lieve diminuzione per quanto riguarda casi di nuovi contagi. Per morti e ricoveri, l’attenzione resta molto alta dato ‘aumento dei numeri delle ultime 24 ore. Per quanto riguarda i guariti si parla di una diminuzione rispetto alla giornata di ieri.
Situazione Covid allarmante a Roma, Milano e Napoli?
Lo ha confermato anche il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, nella conferenza in diretta di ieri sera domenica 18 ottobre: la situazione dei contagi rende necessarie nuove misure.
Come i quotidiani bollettini dimostrano ormai da settimane la curva dei positivi e degli ospedalizzati è in costante crescita.
Secondo alcuni esperti i numeri però che riguardano i pazienti in terapia intensiva non sarebbero preoccupanti.
Non si sarebbe dunque nella situazione dello scorso marzo.
Di diversa opinione altri esperti, tra cui Walter Ricciardi consigliere del Ministro della Salute e membro dell’Oms come si legge ache su Fanpage.
Ricciardi è stato ospite alla trasmissione di Rai3 Agorà ed ha espresso il suo parere sull’ultimo Dpcm presentato da Conte e sulla situazione generale dell’emergenza Covid.
Per l’esperto le norme varate dal Governo sono un buon punto di partenza ma il lavoro per limitare i contagi non si deve fermare qui.
“La situazione preoccupante è quella di Milano, Napoli, ma anche Roma e del Piemonte. Servono interventi mirati e chirurgici e, dove c’è la necessità, si deve chiudere.”
Per Ricciardi i dati parlano chiaro: si sta assistendo ad una crescita esponenziale dei casi che porterà a breve al raddoppio dei casi in pochi giorni, come avvenuto nei mesi di marzo ed aprile.
Tale fenomeno se non contrastato, porterebbe nuovamente al rischio di collasso il sistema sanitario ed è ciò che si deve evitare proprio con il rispetto delle misure restrittive eventualmente varandone anche di più drastiche.