Folla di persone in Francia nel ricordo dell’insegnante decapitato delle medie a seguito della sua lezione sulla libertà di espressione.
Folla di persone indignate in piazza in Francia per protestare contro la morte dell’insegnante decapitato Samuel Paty.
Manifestazioni in Francia per Paty
Nonostante il Covid e le misure di restrizione, niente e nessuno ha potuto fermare la folla che ieri ha manifestato con indignazione contro la morte del professore Samuel Paty.
Paty era insegnante presso la scuola media nella Banlieue di Parigi ed è stato decapitato dopo che ha mostrato ai suoi alunni due caricature su Maometto e tenuto una lezione sulla libertà di espressione. Sui social è divenuto popolare l’ashtag #jesuisprof con post e messaggi che arrivano da ogni parte del mondo. Presente anche il Sindaco Anne Hildago e il primo ministro Jean Casteaux. I raduni non ci sono stati solo a Parigi ma anche a Lione – Tolosa – Nantes – Marsiglia – Lille – Bordeaux – Strasburgo.
Indagini e nuovi arresti
Continuano le indagini su questa terribile vicenda e gli arresti sono arrivati ad 11 che sono state fermate proprio nell’ambito dell’inchiesta per decapitazione. Ultimo fermato è una persona che era molto vicina al killer di 18 anni Anzorov. Sono stati fermati anche i parenti e familiari del ragazzo di origini ceceni con il padre di una ragazza che si trovava nella classe di Paty e un’altra persona ovvero un islamista molto attivo lo stesso che lo aveva accompagnato dalla Preside in protesta sulla lezione tenuta in merito alla libertà di espressione.
Jean Francois Ricard è il procuratore dell’antiterrorismo francese e ha confermato che l’assassino di Paty non era stato segnalato dai servizi nonostante fosso noto per alcuni reati:
“beneficiava in Francia lo status di rifugiato”
Emmanuel Macron è intervenuto sulla terribile vicenda comunicando agli insegnanti francesi che tutta la nazione li proteggerà al fine di poter fare il loro mestiere in totale sicurezza.