Complessivamente, sono invece 6,7 milioni i decessi registrati in tutto il mondo lo scorso anno.
La stragrande maggioranza nell’Africa sub-sahariana ed in India.
La mortalità infantile legata all’inquinamento atmosferico
Sono 476 mila i neonati morti lo scorso anno per via dell’inquinamento atmosferico. Come riferisce anche l’Ansa, infatti, i nuovi dati sulla mortalità infantile emergono da un recente studio secondo cui oltre la metà dei decessi tra i bambini sono causati da fumi nocivi dei combustibili da cucina.
I dati sono più che allarmanti: sono 116 mila i bambini indiani morti già nel primo mese di vita, per via dell’inquinamento atmosferico.
Secondo lo studio dello State of Global Air 2020, lo scorso anno sono stati invece 236mila i bambini dell’Africa sub-sahariana deceduti sempre per le stesse cause ambientali.
Collegamento tra inquinamento e decessi neonatali
Gli autori dello studio hanno basato le loro ricerche sul collegamento tra l’esposizione delle donne in gravidanza all’inquinamento atmosferico e l’incremento dei rischi che i neonati nascano precocemente o troppo piccoli.
Condizioni che, in coppia con gravi complicazioni, possono provocare proprio i decessi neonatali. Nello studio è emerso che i morti in tutto il mondo per inquinamento atmosferico sono stati, solo lo scorso anno, 6,7 milioni.
Numeri impressionanti che collocano le cause ambientali dopo il fumo, ipertensione e scorretta alimentazione.