La Camera di Consiglio ha deliberato sulle stragi di Falcone e Borsellino condannando Matteo Messina Denaro all’ergastolo.
Per le stragi di Falcone e Borsellino ecco scattare l’ergastolo per Matteo Messina Denaro, uno tra i responsabili di quella linea che ha ucciso i magistrati insieme alla scorta.
Ergastolo per Matteo Messina Denaro
Sono state 14 le ore di camera di consiglio presso la Corte d’Assise di Caltanisetta. Questo ha portato alla condanna all’ergastolo per Matteo Messina Denaro per le stragi del 1992 ai danni dei due magistrati italiani a Capaci e Via D’Amelio, uccisi insieme alla scorta.
Il boss mafioso è ancora oggi latitante e ricercato dal 1993. L’accusa ha sostenuto – come si legge da vari media tra cui Repubblica – che il boss latitante avrebbe all’interno di Cosa Nostra determinato:
“un clima di unanimità senza il quale il capomafia totò riina non avrebbe potuto portare avanti i suoi piani stragisti, se non a rischio di una guerra di mafia”
Per cui Denaro è stato il collante che ha fatto mettere tutti d’accordo in questo terribile piano. Durante la requisitoria il Magistrato ha evidenziato che non sarebbe sostenibile la tesi secondo la quale Riina avrebbe potuto intraprendere quella strada e decisione, senza il consenso di tutti a Cosa Nostra:
“ci fosse stato dissenso dei vertici ci sarebbe stata una guerra”
Se Messina non avesse appoggiato la linea di Riina e messo insieme tutti i pezzi, la storia sarebbe ad oggi molto diversa. Questo era il terzo processo per la strage di Capaci e quinto per Via D’Amelio dove si sono viste le condanne di esecutori materiali a vario titolo.
Il risarcimento alle famiglie
La Corte d’Assise di Caltanisetta ha predisposto risarcimento immediato per tutte le parti civili. Vedove e figli hanno avuto 500mila euro ognuno, i fratelli 300mila e i nipoti varie somme sino a 50mila euro.