La Azzolina si è schierata contro Fontana e la sua idea di sospendere la scuola in presenza. Secondo la ministra è necessario trovare altre soluzioni.
Intanto, anche Sala appoggia la Azzolina dicendo che si opporrà alla parte dell’ordinanza di Fontana che si riferisce alla scuola.
Trovare nuove soluzioni
Per la ministra Azzolina, la scuola a distanza non è la soluzione. Questo il monito della ministra che si è schierata apertamente contro la decisione del governatore Fontana di ieri, inviandogli una lettera. L’ordinanza prevede la sospensione di tutte le attività didattiche in presenza, sin dal prossimo lunedì. Un estratto del documento è stato riportato da Ansa:
“In una fase così complessa per la Nazione, desidero invitarla a lavorare insieme a tutte le istituzioni coinvolte, per trovare soluzioni differenti da quella adottata, nel rispetto del diritto alla salute dei cittadini e del diritto allo studio dei nostri studenti e delle nostre studentesse”.
Anche il sindaco di Milano, Sala, ha concordato con la ministra Azzolina. Secondo lui Fontana avrebbe dovuto sospendere la didattica in presenza soltanto per le scuole superiori. Un’ordinanza che, secondo lui, è sfuggita di mano ai sindaci per via del coprifuoco di cui dovevano occuparsi.
Possibile obbligo totale di mascherina a scuola
Secondo gli esperti, intanto, si fa largo l’idea di un possibile obbligo di mascherina per tutta la durata delle lezioni, anche in situazioni non statiche. Adesso, infatti, è obbligatorio indossare la mascherina soltanto quando ci si sposta dal banco.
Questo perché, in Italia, in questo momento ci troviamo con valori dell’indice Rt tra 1 e 1,25. Una trasmissibilità che si inscrive in fase due.
Intanto, secondo il provveditore Molinari, soltanto il 5% delle classi è in quarantena. Se si dovesse ricorre alla DaD sarebbero necessari ulteriori adeguamenti in tutta Italia.