Speranza ha dichiarato che inizierà la sperimentazione sui tamponi rapidi che, potranno essere somministrati sia presso le farmacie che dai medici di base.
Per effettuare i tamponi rapidi, è stata individuata una task force con un bando della Protezione Civile alle Asl.
Obiettivo: velocizzare
Il ministro della Salute Speranza, nel corso della riunione con le Regioni, ha affermato che è in corso una sperimentazione dei test rapidi. La sperimentazione riguarderà la possibilità di svolgere i tamponi rapidi sia nelle farmacie che presso i medici di base. Nello specifico, la sperimentazione sta avvenendo già a Trento. Per quanto riguarda i medici di base, si sta lavorando con loro per creare un convenzione. Praticamente parlando, i medici dovranno essere reclutati su base volontaria e avranno una modifica contrattuale.
Intanto, i tamponi rapidi sono in fase di acquisto da parte del commissario dell’emergenza Arcuri.
Potenziare il tracciamento
Nel corso della riunione, le regioni hanno chiesto che venisse velocizzato il tracciamento dei positivi. A tal proposito, Speranza ha sostenuto che un passo avanti è stato fatto, ad esempio, con le quarantene che sono state ridotte a dieci giorni, nonché eliminato il secondo tampone.
Per potenziare il tracciamento sono stati reclutati 2000 nuovi operatori. Boccia, come si legge su Ansa, ha affermato:
“Con un’ordinanza di protezione civile creiamo un contingente per potenziare le reti sanitarie interne alle Asl e rafforzare le operazioni di tracciamento”.
1.500 operatori dovranno eseguire i tamponi, i test e procedere al tracciamento. Altri 500 operatori si occuperanno di richiedere e dare informazioni su come procedere.
Il bando si rivolge a liberi professionisti, a lavoratori saltuari od autonomi autonomi che hanno caratteristiche che individuiamo insieme alle Regioni. Il contratto di lavoro previsto sarà fino alla fine dell’emergenza sanitaria dovuta alla pandemia in corso. Le liste saranno a disposizione delle Asl regionali.