Dato l’aumento dei casi di Covid negli ultimi giorni le Regioni vanno verso nuove norme restrittive, è la volta di Calabria e Veneto.
Dopo Lombardia, Campania e Piemonte anche i Governatori di Veneto e Calabria annunciano nuove strette: il lockdown è vicino?
Aumentano i casi, in Veneto Zaia annuncia nuova ordinanza
La curva dei contagi continua a salire e sempre più Regioni annunciano l’intenzione di attuare nuove strette per cercare di limitare il fenomeno.
Secondo l’ultimo bollettino infatti, i casi sono balzati a più di 16 mila con un aumento anche del numero dei morti, arrivato a136.
In testa vi è sempre la Lombardia con 4.124 casi ma le Regioni più colpite sono 6. Tra queste Campania e Piemonte hanno già seguito la Lombardia nell’intervenire con alcune misure come la chiusura dei centri commerciali nei weekend ed il coprifuoco serale.
Dal Veneto arriva un nuovo allarme: nelle ultime 24 ore i contagi sono schizzati a 1.235 portando il totale a 12.608 come riporta anche il Corriere. Il Governatore Zaia ha annunciato che entro lunedì pubblicherà un’ordinanza con nuove restrizioni per cercare di limitare la diffusione del virus.
“Non da lockdown ma comunque in grado di limitare la possibilità di contatto tra i cittadini”
E’ stato l’annuncio in una conferenza stampa tenutasi ieri pomeriggio. A far paura sono i numeri riferiti agli ospedali: con il picco di influenza atteso per le prossime settimane la situazione potrebbe diventare critica.
“Noi siamo pronti con l’artiglieria pesante”
Ha aggiunto Zaia, preannunciando come riporta Agi, che al raggiungimento di soglia 150 nelle terapie intensive ben 10 ospedali veneti diventeranno Covid, cioè dedicati solamente a pazienti con il coronavirus.
Calabria: in arrivo il coprifuoco
Anche dalla Regione Calabria arriva l’annuncio di possibili nuove norme restrittive che potranno avere avvio nelle prossime ore.
Tra le misure più quotate c’è il coprifuoco notturno, come per la Lombardia e la Campania.
Niente spostamenti dalle 23 della sera alle 5 della mattina dunque, sospensione di tutte le visite mediche non urgenti e la limitazione delle visite in Rsa ed ospedali, come già accaduto.
Per quanto riguarda la scuola, l’ordinanza attesa a breve dovrebbe prevedere l’utilizzo della didattica a distanza sia per le scuole superiori che medie mentre nulla cambierebbe per scuole dell’infanzia e primarie.
L’ordinanza come precisato dal vicepresidente della Regione Nino Spirlì, resterà n vigore per le prossime 2 settimane e sarà frutto dell’azione contingente di tutte le forze politiche sulla base della situazione in crescendo dei contagi: ben più di 100 al giorno.