Il governatore della Regione Campania De Luca è intervenuto durante la trasmissione di Fazio. Secondo lui, il nuovo Dpcm presenta misure non adeguate all’aumento dei contagi.
Per De Luca, la maggior parte dei contagi avviene in un settore che il governo ha lasciato aperto: la scuola.
Le proteste di venerdì
Il governatore della Regione Campania De Luca è intervenuto nel corso della trasmissione di Rai Tre, Che tempo che fa, condotta da Fabio Fazio. Nel corso del suo intervento, il governatore si è espresso sui fatti di Napoli dello scorso venerdì ma anche sul nuovo Dpcm.
De Luca, venerdì pomeriggio, aveva annunciato un possibile lockdown totale in Campania ma poi, è dovuto ravvedersi perché il Governo non ha stanziato i fondi necessari affinché ciò avvenisse.
Per quanto riguarda le proteste di venerdì, il governatore ha affermato che sono scesi in campo: antagonisti, neo fascisti, pezzi di qualcos’altro, pezzi di camorra. A quest’ultima interessava la guerriglia per scorazzare libera. Non c’entrava nulla la paura del lockdown, poiché della protesta si era a conoscenza già da una settimana. Sui social era stata diffusa una parola d’ordine: scassamm tutt cos ovvero rompiamo tutto. L’unica cosa positiva è stata rappresentata dall’arresto di due spacciatori.
Il modello Campania
Secondo De Luca, c’è un malessere sociale profondo che merita comprensione ma anche misure socio economiche concrete. In Campania, durante i mesi di chiusura, c’è stato l’impiego di oltre 1 miliardo e 17 milioni di euro di fondi. De Luca ha chiesto al Governo di varare nuovi investimenti. Secondo lui dovrebbero varare un investimento di 10 milioni di euro e più sul modello campano, di aiuti socio economici. Questo dovrebbe avvenire nel giro di una settimana, altrimenti la disperazione della gente potrebbe farsi sentire.
Fazio ha chiesto anche l’opinione di De Luca sul nuovo Dpcm. Il presidente della Regione Campania ha risposto affermando che, secondo lui, il documento è un passo in avanti ma non basterà. Questo perché il livello di contagi è il triplo rispetto a marzo. I punti a sfavore sono l’apertura delle scuole ma anche gli asintomatici e la stagione influenzale.
Inoltre, viene a mancare lo screening e siamo ad un punto in cui ormai ogni cittadino italiano, secondo De Luca, deve essere medico di se stesso. Le scelte potevano essere due: lockdown per un mese o prendere misure intermedie, quelle che ha scelto il Governo. Misure che comunque presentano tante difficoltà, tra cui i settori chiusi che sono in sofferenza. Settori in cui non si sono evidenziate grandi criticità.
Secondo il presidente sono state le scuole ad incidere sul contagio di tre volte sulla popolazione totale; di nove volte sulla fascia di età tra 0 e 18 anni. Gli studenti sono il maggior vettore di contagio.
Per quanto riguarda i posti letto, Fazio ha chiesto se la Campania ha timore della mancanza di posti letto. De Luca ha affermato di non essere preoccupato. Le terapie intensive sono aumentate da 200 a 6000; i tamponi sono stati aumentati; la guerra è stata fatta a mani nude dato che il numero di personale sanitario è ben inferiore a quello di altre regioni. In ogni caso, se i contagi dovrebbero superare i 2500 al giorno per molto tempo, nessun sistema sanitario potrà reggere.