Caos e tensione a Berlino dove circa 2.000 persone sono scese in piazza per manifestare contro le misure restrittive del Governo.
Una manifestazione a Berlino che ha generato non poco caos, con circa 2.000 persone senza mascherina e distanziamento sociale per contrastare le decisioni del Governo.
Manifestazione in Germania
La giornata di ieri ha visto più di 2.000 persone che si sono radunate in piazza e per le strade della città tedesca al fine di manifestare contro le misure che sono state imposte dal Governo, per fermare la corsa del virus.
Ma i cittadini non ci stanno e hanno deciso di radunarsi per far capire le loro ragioni, in un momento di grande crisi economica e punti interrogativi. I manifestanti contestano quindi i blocchi che sono stati imposti, con raduni indetti da movimenti alla quale si sono uniti negazionisti e ideologi della cospirazione.
La marcia ha visto persone senza mascherina e distanziamento fisico, con un corteo che ha proseguito tranquillamente senza alcuna persona che potesse intervenire. La polizia ha schierato 600 agenti che in un primo momento ha lasciato andare avanti la manifestazione nonostante le violazioni delle regole primarie.
Tensioni e fermi
Dopo un primo momento di tranquillità, la situazione – come raccontano i media locali – è andata fuori controllo. Un gruppo di manifestanti ha deciso di staccarsi da corteo e ha invaso tutte le strade nelle vicinanze di Alexanderplatz, dove non era stato autorizzato il passaggio. La polizia ha provato a fermarli ma senza successo.
Le persone si sono ritrovate davanti ad un ex cinema intonando:
“stop alla dittatura della sanità. Noi siamo il popolo. resistenza, resistenza”
A quel punto gli agenti tedeschi sono intervenuti e hanno fermato alcune persone, nonostante non ci siano stati dei veri e propri scontri violenti.
La tensione non è calata dopo che l’Istituto Koch è stato attaccato con delle bottiglie incendiarie: per fortuna nessun ferito e la guardia di sicurezza è riuscita a spegnere il fuoco propagato all’interno.