Ha colpito a morte la moglie con un martello e poi si è costituito, ora emergono i terribili dettagli della vicenda.
Sulla vicenda indaga la Polizia a cui l’uomo si è costituito dopo aver compiuto il terribile gesto. Non si tratta purtroppo di un caso isolato, i dati dei femminicidi.
Rimini, 69enne uccide la moglie a martellate
La terribile vicenda di cronaca nera arriva dell’Emilia-Romagna secondo le primissime notizie si sarebbe svolta proprio questa mattina lunedì 26 ottobre.
Protagonista una coppia che risiedeva a Rimini. Il marito, di 69 anni, ha ucciso la moglie di 61 anni a martellate.
I due sarebbero un italiano e la moglie di origine straniera.
Come riporta anche Fanpage, la tremenda aggressione sarebbe avvenuta nell’appartamento della coppia in via Destra del Porto a Marina Centro.
La dinamica del delitto deve ancora essere chiarita del tutto ma a quanto emerge il pensionato avrebbe preso a martellate la moglie mentre si trovava nel letto, forse addormentata.
In seguito al massacro della donna, il 69enne avrebbe deciso di costituirsi chiamando lui stesso le forze dell’ordine.
Gli agenti della Squadra Mobile sono dunque giunti sul posto secondo le direttive del pm Luigi Sgambati ed hanno condotto l’uomo in Questura.
La 61enne secondo quanto riporta anche Il Resto del Carlino, sarebbe morta a causa di un “traumatismo cranico” dovuto ai colpi inferti con un’arma contundente, probabilmente un martello.
Il marito, originario di Matera, ha prima rilasciato alcune dichiarazioni e poi ha deciso di non proferire più parola. Da quanto emerge il movente pare legato a pregresse liti per cause economiche.
I due coniugi secondo alcune testimonianze, litigavano da tempo per denaro che la moglie avrebbe chiesto al marito, forse per aiutare i suoi tre figli rimasti nel paese d’origine della 61enne.
Femminicidi, purtroppo non casi isolati
Il caso di Rimini per quanto tremendo non risulta purtroppo isolato. Solo nell’ultimo periodo episodi simili si sono verificati nel nostro Paese.
Purtroppo casi analoghi accadono ancora troppo spesso rendendo sempre attuale la questione della violenza si genere.
Secondo quanto riporta anche La Repubblica, sul totale degli omicidi si è passati dal 35% di donne nel 2019 al 45% nel 2020.
Inoltre il 77% delle donne uccise sarebbe vittima di famigliari e partner o ex partner con numeri che sono triplicati nel periodo di lockdown.