Diritto allo studio garantito anche per gli studenti disabili spesso dimenticati durante l’emergenza Covid, la denuncia dell’Aipd.
Scuola in presenza e non da soli, sono le richieste al Governo da parte dell’associazione Aipd per la tutela dei diritti degli studenti con disabilità. Ecco le criticità riscontrate nell’ultimo Dpcm.
Scuola ed emergenza Covid: cosa prevede il nuovo Dpcm
Il nuovo Dpcm firmato il 25 ottobre e valido fino al prossimo 24 novembre ha introdotto una serie di restrizioni soprattutto per quanto riguarda la mobilità “non necessaria”.
Le misure prese, come le chiusure anticipate dei locali e quelle totali di posti ricreativi come le piscine, hanno lo scopo di limitare la diffusione del virus purtroppo in ampia ripesa.
La scuola non ha subito vere e proprie chiusure ma ha visto limitata la didattica in presenza per quanto concerne le scuole superiori: per loro la Dad dovrà raggiungere il 75% delle lezioni.
Per le scuole d’infanzia primarie e secondarie di primo grado, nulla invece cambia rispetto alla presenza, ma proprio dai genitori dei bimbi e ragazzi più fragili arriva una richiesta di attenzione.
L’Aipd denuncia: “Studenti disabili dimenticati”
Molte le associazioni terapeutiche o a sostegno dei diritti dei disabili stanno chiedendo al Governo di colmare un vuoto normativo che vede proprio gli alunni disabili ancora dimenticati.
E’ il caso della nota dell’Associazione Italiana Persone Down come riportato da Dal Sociale 24 che denuncia tale mancanza anche rispetto all’ultimo Dpcm:
“Non vi è nemmeno un accenno a misure specifiche da adottare per gli alunni con disabilità”
L’Aisp fa notare che l’unico accenno nel documento del Governo riguarda una frase che ricorda genericamente l’attenzione alle esigenze degli studenti disabili. Tale rimando però si troverebbe nella sezione dedicata unicamente alle Università.
Secondo quanto afferma l’associazione già durante lo scorso lockdown si era presentato lo stesso problema. In occasione dell’incontro dell’Osservatorio Scolastico tenutosi il 16 settembre scorso, su tavolo erano stati portati tali temi inclusivi, quali le modalità di didattica e l’assistenza a domicilio.
“Non è più tollerabile da parte delle istituzioni l’abbandono che in troppi casi vi è già stato nei confronti degli alunni con disabilità”
La richiesta è dunque che sia permesso agli alunni con disabilità di poter seguire le lezioni in presenza per il 25% di loro come indicato dal precedente Dpcm numero 39 del 26 giugno 2020.
La richiesta dunque, volta a tutelare l’inclusività dei soggetti fragili, è stata presentata in Regione Campania al presidente De Luca ed all’assessore Fortini. Nelle prossime ore si attendono i risultati dell’incontro previsto per discutere tale possibilità.