L’esame del Dna ha confermato che il teschio ritrovato dopo due anni appartiene ad Iuschra, la bimba autistica scomparsa nei boschi di Serle.
Per la morte della 12enne Iuschra è stata condannata ad otto mesi l’educatrice che era con lei durante la gita a Serle. La disperazione del padre.
Svolta nel caso di Iuschra, confermata la morte
La piccola Iuschra Gazi, bimba autistica di 12 anni è scomparsa da Serle in provincia di Brescia il 19 luglio 2018 mentre si trovava in gita con un gruppo di altri ragazzi disabili.
Le ricerche erano partite appena gli educatori dell’associazione avevano dato l’allarme ma non c’è stato nulla da fare.
Per settimane i molti volontari si sono affollati nelle zone boschive di Serle seguendo le uniche tracce della bimba annusate dei cani che però si perdevano ad un certo punto.
Gli inquirenti avevano seguito molte piste dall’incidente al rapimento fino a dichiarare la morte della piccola anche se mancava ancora la conferma della definitiva.
Nell’indagine era spuntato anche un super testimone, intervistato da molte trasmissioni televisive che aveva visto la bimba sola il giorno dopo la scomparsa ed aveva anche indicato il sentiero che avrebbe preso la piccola.
Solo ora arriva la triste conferma dopo un ritrovamento macabro delle scorse settimane.
Il dolore del padre e la condanna
Dei resti umani, per la precisione un teschio di piccole dimensioni era stato ritrovato il 5 ottobre scorso proprio in una zona compatibile con il percorso fatto dalla piccola a Serle.
Il cacciatore aveva raccontato come la scoperta fosse avvenuta in maniera fortuita e subito si era pesato fossero i resti di Iuschra.
Oggi arriva la conferma: l’esame del Dna eseguito agli Spedali Civili ha assodato che il teschio appartiene alla 12enne.
Il papà della piccola ha esternato il suo dolore, lui che era sempre rimasto in prima linea durante le ricerche pur non avendo ancora notizie della sua bimba.
“Sono sotto choc.. Ora so che Iuschra è davvero morta”
Secondo quanto riporta La Repubblica gli esperti confermerebbero che le ricerche non arrivarono mai nella zona dove poi è avvenuto il ritrovamento, perché troppo impervia a causa dei rovi.
“L’area era stata sorvolata solo da droni ed elicotteri.. l’uomo non ci poteva arrivare”
Per la morte della bimba, avvenuta in seguito ad una caduta e per la mancanza di cibo ed acqua era stata indagata l’educatrice della Fobap, l’associazione che aveva organizzato la gita. La donna ha patteggiato ed è stata condannata ad otto mesi di carcere.
Ora la famiglia potrà dare l’ultimo saluto alla piccola Iuschra con i funerali che si terranno prossimamente.