Sono concluse le indagini sull’omicidio Filomena Bruno con accusa anche di stalking per Aghilar che perseguitava tutta la famiglia.
Restoscena agghiaccianti sull‘omicidio Filomena Bruno che chiudono le indagini e aggiungono l’accusa di stalking per Aghilar.
La condanna di Aghilar
Il 28 ottobre 2019 la donna è stata assassinata a Orta Nova da Christoforo Aghilar che perseguitava da mesi tutta la famiglia. È emerso altresì che l’uomo si è rasato la barba proprio nel bagno della vittima prima di prendere un coltello e pugnalarla con violenza.
Dopo un anno il pubblico ministero Pensa ha notificato all’uomo – scappato durante la rivolta di marzo all’interno delle carceri e ricatturato a Luglio – l’avviso che tutte le indagini si sono concluse contestando anche i reati di omicidio pluriaggravato e stalking ai danni della famiglia Bruno.
La morte di Filomena
Uno dei fatti di cronaca più agghiaccianti che risale proprio ad ottobre 2019. Aghilar era osssessionato dalla figlia della vittima tanto da averla minacciata per poi essere passato alla persecuzione di tutta la famiglia.
La donna di 53 anni entra nel mirino dell’uomo, solo perchè ha tentato di proteggere la fibbia da quelle che erano attenzioni sin troppo spinte e morbose. La rabbia e il risentimento di Aghilar sfociano tanto da minacciare la donna con una pistola: in un secondo momento – come da ricostruzione dell’inchiesta – l’uomo entra a casa della vittima, si rasa la barba e poi la accoltella a morte.
L’avvocato della famiglia Bruno ha evidenziato, come si legge su FanPage:
“anche se l’indagato nega la premeditazione, il fatto che si sia fatto la barba a casa della vittima è un elemento che invece la rafforza”
Così come lo stalking che risulta essere stato commesso da settembre 2019 ovvero dalle minacce di morte mosse a tutta la famiglia in particolare alla vittima:
“l’ergastolo sarebbe l’unica pena proporzionata a quello che ha commesso aghilar”
L’avvocato conferma che la battaglia continuerà al fine di vedere questa pena concretizzarsi.