La conduttrice di Verissimo addolorata ha dovuto dire addio ad un pezzo del suo cuore. Uno straziante lutto per Silvia Toffanin.
Un momento duro per la conduttrice di Verissimo. Il suo cuore è in mille pezzi perchè è volata via una parte importante della sua famiglia.
Un lutto che colpisce tutti prima o poi ma che fa sempre molto male. Silvia Toffanin, poche ore fa, ha detto addio alla donna che l’ha cresciuta con amore ed educazione: la sua mamma.
Silvia Toffanin, muore la sua mamma
La moglie di Piersilvio Berlusconi ha dovuto dire addio alla sua mamma. Lei, che è sempre dolcissima con tutti i suoi ospiti ed ha una parola buona praticamente per tutti, sta attraversando uno dei momenti più brutti.
La sua mamma, Gemma Parison dopo una lunga e tormentata malattia, le ha detto addio. La donna purtroppo stava molto male da mesi ormai. Le condizioni di salute della Parison si sono aggravate proprio nelle ultime ore. Silvia, come è comprensibile, ha sempre voluto tutelare la sua privacy e quella della sua famiglia. Della sua mamma non si sapeva molto, a parte il fatto che aveva lavorato come bidella in delle scuole pubbliche.
L’addio silenzioso di Silvia
Non avendo profili social, Silvia non ha comunicato personalmente ai fan la triste notizia. Sono state le testati più importanti a riportare la terribile tragedia. In una rarissima intervista personale riservata alla nota rivista Grazia, parlando della sulla sua infanzia e giovinezza, aveva raccontato della sua vita a Bassano Del Grappa.
Lì da piccola veniva lasciata spesso con i nonni perché genitori erano impegnati a lavorare tutto il giorno come molte famiglie italiane.
L’amore per i genitori è sempre stato smisurato da parte suo. Silvia è sempre stata grata alla mamma per il sostegno che le ha manifestato sin dai primi passi che ha mosso all’inizio della sua carriere:
«‘Vai, viaggia’, diceva mamma, ‘non fare come me che sono rimasta qui‘.
Anche il padre l’ha sempre sostenuta. Due grandi genitori. Le stessa ricorda che entrambi, con il loro spronare al viaggio, le avessero aperto le ali dicendo:
‘Io ti ho insegnato a camminare, ora tocca a te’».
Un bellissimo ricordo che non può che commuovere.